Risposta al comunicato degli Assessori Mascherucci e Frascatani
E la conferma veniva dall’illustrazione di una tavola grafica (in formato gigante, che ancora conservo) che ora, invece, per Mascherucci “può fornire solo indicazioni a carattere generale non esaustive”. Ma non è così, perché le tavole grafiche scendono ad un altissimo grado di dettaglio, individuando i terreni edificabili, gli espropri per le aree destinate a servizi, le modifiche alla rete stradale. E altro ancora, sino a formare ben oltre dieci elaborati grafici allegati al Piano Particolareggiato di Vermicino.
Il problema è un altro: è la dissonanza tra le tavole grafiche e le norme tecniche attuative, dove queste ultime riducono fortemente l’edificabilità riportata nelle tavole grafiche. Che è una dissonanza gravissima, essendo noto che le tavole grafiche di ogni Piano urbanistico non sono altro che l’applicazione (grafica) sul territorio delle norme tecniche attuative.
In più, per tale natura integrativa, sono documenti inscindibili ed entrambi allegati al Piano Particolareggiato di Vermicino. Nel nostro caso, tuttavia, i due documenti, invece che integrarsi coerentemente, si sconfessano vicendevolmente: in particolare quell’articolo 8 punto 5 delle norme tecniche (ricordato da Mascherucci) con un contenuto fortemente restrittivo rispetto a quanto generosamente rappresentato nelle tavole grafiche.
Sarebbe allora da chiedersi: perché le tavole grafiche non sono coerenti (come avrebbero dovuto essere) alle norme tecniche e contenere, quindi, l’indicazione dei soli terreni realmente edificabili ?
La risposta può essere trovata nella coincidenza temporale tra l’adozione del Piano Particolareggiato di Vermicino (aprile 2004) e la campagna elettorale delle elezioni Amministrative dell’estate di quell’anno. Quando il consenso è prezioso. Costi quel che costi.
Un altro tipo di risposta merita Frascatani, la cui onestà intellettuale, mai abbandonata, gli fanno ammettere che l’ufficio Tributi ha commesso qualche errore nel calcolo dell’ICI per terreni che “pur ricadendo in zone edificabili, sono comunque privi di ulteriore edificabilità”, invitando i cittadini a chiedere il rimborso di quanto pagato in più.
E’ consigliabile, però, che l’Ufficio Tributi accerti con maggiore scrupolo quanto effettivamente far pagare ai cittadini e invii i rimborsi ai cittadini anche se non richiesti.
Un Amministratore virtuoso si comporterebbe così. Come lo è Frascatani.
Stefano Donghia
Associazione “Progetto Vernicino”
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