Risospinti senza posa nel passato
Storicamente parlando, se diciamo “Ruggenti anni 20”, si pensa alla fine della Grande guerra. Economicamente parlando, alla grande depressione e al martedì nero di Wall Street (il crack del ’29). Ma socialmente vediamo un’epoca di valori e fede nel cambiamento. E culturalmente la nascita del Jazz e del cinema sonoro. Oggi, in quelli che mi viene da definire i “Dormienti anni 2000”, una guerra mondiale alle spalle non ce l’abbiamo ma una delle crisi economiche peggiori che la storia ricordi sì. E, da un punto di vista sociale, sfortunatamente, la nostra generazione dimostra di non riuscire a mettere in piedi una propria morale e si vede costretta a ripescare quella di un altro tempo. Come ci insegna la storia a prenderne consapevolezza è, per prima, la letteratura. Negli ultimi romanzi editi da Neri Pozza è facile ritrovare giovani belli, ricchi e pieni di sogni e di speranze, di determinazione in ciò che vogliono. Per fare alcuni nomi I Privilegiati di Jonathan Dee e Un passato imperfetto di Julian Fellowes. Pur venendo dai giorni nostri, Adam e Damian, i due rispettivi protagonisti maschili sono infatti personaggi che molto sembrano avere in comune con l’anti-eroe di una delle storie più affascinanti della letteratura americana. Stiamo parlando de Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgeald. Il regista Baz Luhrmann non perde occasione di metterne in piedi l’ennesima trasposizione cinematografica. Il cast sembra vincente, tanto da chiederci se ci troveremo davvero a dover rimpiangere i bellissimi Robert Redford e Mia Farrow. Un ultimamente straordinario Leonardo di Caprio nelle vesti del romantico Jay, la scoperta Carey Mulligan a ricoprire il ruolo della bionda e frivola Daisy Buchanan, un ottimo Tobey Maguire nei panni del narratore Nick Carraway. «Non sarà un musical» ha affermato Luhrmann «ma Firzgerald ha scritto della musica nel libro. Ha scritto che c’è della danza. E io trasporrò il libro». Riporre un po’ di fiducia nel pensare che forse potremmo avere occasione di ascoltare una colonna sonora all’insegna del jazz e dello swing, consola. Dai libri al cinema, dal cinema alla musica, dalla musica alla moda. Le star sono un trionfo di carré, il taglio di capelli classico per eccellenza. Rossetto e eyeliner, nulla più, torna ad essere sinonimo di femminilità. Buttando un occhio alle passerelle troviamo il ritorno dei cappelli, di guanti per lei e per lui. Marc Jacobs si dimostra il più nostalgico, dedicando a Daisy la sua nuova fragranza. Forse non tutti sapranno apprezzare il ritorno di un’epoca. Forse generazioni spaurite seguiranno quello che ancora una volta gli viene impartito di seguire. Personalmente ritengo sia un bene che venga data la possibilità di conoscere qualcosa di diverso, qualcosa di vero. E perdonerete un intimo giudizio: era ora.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento