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Gli Stati che aderiscono al SUDEV, ovvero alla Commissione per lo sviluppo sostenibile dell’Associazione degli Enti locali del Mediterraneo (ARLEM) si sono dati appuntamento a Betlemme per discutere di sviluppo urbano sostenibile e gestione delle risorse idriche. All’incontro che ha avuto luogo il 15 giugno hanno preso parte rappresentanti istituzionali sia della Comunità europea che di quella palestinese.

Il copresidente del SUDEV nonchè sindaco di Beit Sahour, Hani Abdalmasih Al-Hayek, ha promosso l’iniziativa evidenziando come la cooperazione tra gli Enti locali europei e mediorientali sia la base per il progresso dei popoli e sostituisca altresì un fattivo riscontro sul territorio delle iniziative dell’Unione per il Mediterraneo (UpM). Il presidente del CdR nonchè copresidente dell’ARLEM, Valcarcel Siso, ha ripreso il rapporto sulla gestione delle risorse idriche nel Mediterraneo che aveva lui stesso stilato nel 2011 indicando nell’approccio decentralizzato uno degli obiettivi comuni della c.d. “Strategia per l’acqua nel Mediterraneo”. Appare chiaro come il raggiungimento dei traguardi comuni può avvenire solo attraverso una stretta cooperazione internazionale. Nella stessa occasione è stato presentato il progetto “Governance e finanziamento del settore idrico mediterraneo” patrocinato dall’UpM che propone di smobilitare capitali attraverso investimenti misti pubblico-privati nel settore. In questa stessa sede si è discusso anche circa la mobilità sostenibile e le specifiche caratteristiche dei territori che si affacciano sul Mediterraneo. Piani di sviluppo dettagliati verranno definiti nel corso del 2013 in cooperazione tra l’Unione europea e l’Unione per il Mediterraneo nell’ambito dei prossimi incontri dell’ARLEM. (Valeriano Valerio)
Enti locali: sinergie Europa-Israele
Il presidente del Comitato delle Regioni e dei poteri locali (CdR) e copresidente dell’ARLEM, Valcárcel Siso, ha incontrato lo scorso 17 giugno a Tel Aviv i sindaci israeliani dell’Unione degli Enti locali di Israele (ULAI). Scopo dell’incontro è quello di creare sinergie tra le due associazioni per accelerare lo sviluppo degli Enti locali e renderli più vicini ai cittadini. Il dialogo tra l’Unione europea e i Paesi de Mediterraneo è stato spesso impedito a vari livelli ma grazie alla cooperazione interregionale e alla condivisione di buone pratiche si è comunque riusciti a portare avanti il processo di integrazione internazionale degli enti territoriali. Un esempio su tutti è quello delle risorse idriche che restano uno dei tratti salienti degli Stati euro-mediterranei. Dunque, gestione del territorio che coinvolga gli Enti locali a tutti i livelli conferendone responsabilità e poteri in modo da rafforzare la democrazia e abilità città e regioni allo sviluppo e alla sostenibilità. Le politiche di coesione a livello comunitario sono un ottimo esempio che riassume la formula sviluppo del territorio, processo democratico e crescita economica. È necessario pertanto accrescere le sinergie tra Stati a nord e a sud del Mediterraneo monitorando gli strumenti di cooperazione internazionale e le iniziative del Comitato delle Regioni mediante l’EGTC (European Grouping of Territorial Cooperation). Valcárcel Siso ha invitato i sindaci israeliani a guardare al Patto dei Sindaci dell’Unione europea che ha all’attivo diverse battaglie contro i cambiamenti climatici e a favore delle energie sostenibili.