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Rischio tsunami sul Litorale?

Gennaio 18
18:27 2010

1) No, non esiste la probabilità che si verifichino tsunami che mettano a rischio le coste laziali.
Nel corso di due progetti europei (GITEC-TWO e TRANSFER) svoltisi negli ultimi 10 anni, sono stati condotti approfonditi studi sui maremoti Italiani e della regione Euro-Mediterranea. I risultati di questi progetti, insieme a studi di hazard (Tinti, 1991) hanno messo in evidenza che le coste del Lazio hanno il più basso tasso di occorrenza di tsunami in Italia, quantificabile in uno tsunami circa ogni 10.000 anni. Uno studio specifico (Maramai, 1994) ha preso in esame i maremoti dell’Italia centrale, in particolare quelli delle coste della Toscana e del Lazio ed ha analizzato eventi accaduti dal 1700 ad oggi che erano stati classificati come maremoti ed inseriti nel catalogo dei maremoti italiani di Caputo e Faita (1984). I risultati dello studio hanno confermato il basso potenziale tsunamigenico delle coste laziali. Per quanto riguarda la sismicità, le coste del Lazio sono interessate da un basso livello di sismicità locale, con terremoti che non hanno mai superato il VII grado di intensità della Scala Mercalli. A sud-est di Roma il complesso vulcanico dei Colli Albani è un’area sismogenetica importante per il Lazio con frequente attività sismica di tipo sciame ma che difficilmente ha superato valori di magnitudo Richter superiori a 4.0. Lungo la costa a sud di Roma c’è stato un solo evento sismico significativo, il 22 Ottobre 1919 ad Anzio. Un’ultima area sede di sismicità in mare è rappresentata dalle Isole Pontine, con eventi sismici molto deboli, tra cui il più forte è stato quello del 13 Aprile 1781 che ha raggiunto intensità Mercalli del VII grado a Ponza. È da sottolineare che tutta la succitata attività sismica non ha causato effetti di maremoto. Solamente in occasione del terremoto di Anzio del 1919, localizzato in mare a circa 40 km a largo di Anzio, con magnitudo Ml=5.2, sono state reperite alcune testimonianze relative ad un anomalo movimento del mare osservato da alcune imbarcazioni nel porto di Anzio. Nulla è emerso dalle informazioni provenienti dai competenti uffici di controllo costiero. Le testimonianze reperite sono coeve ed affidabili così che possono essere riferibili a possibili effetti di maremoto. Tuttavia, si tratta di effetti molto deboli e, peraltro, le caratteristiche dei terremoti della zona sono tali per cui non si evidenzia la possibilità del verificarsi di tsunami significativi sulle coste laziali.
2) Per quanto riguarda la seconda domanda, la risposta è negativa. I vulcani sottomarini tirrenici sono a profondità molto elevate e non costituiscono un pericolo per la generazione di tsunami nelle coste laziali.

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