Riproduzione dell’arco di Palmira per il G7 Della cultura a Firenze
Riproduzione dell’arco di Palmira per il G7 Della cultura a Firenze: Il Fronte Europeo Per La Siria espone striscione, “Palmira l’ha Liberata Assad. Chi vuole la pace dice la verita’”.
In occasione del G7 della cultura che si terrà a Firenze nei giorni del 30 e 31 marzo 2017 è stata posta in Piazza della Signoria una riproduzione dell’Arco di trionfo di Palmira, eretto tra il II e III secolo dopo Cristo e distrutto nel 2015 dai terroristi dopo l’occupazione della città da parte dell’ISIS. Durante la cerimonia di presentazione del monumento, alla quale ha partecipato anche il Sindaco di Firenze Dario Nardella rilasciando dichiarazioni, sono state spese generiche parole in favore della pace senza però accennare minimamente a quella che è la realtà di quanto sta accadendo da 6 anni in Siria.
Come Fronte Europeo per la Siria riteniamo che sia ipocrita parlare di pace in Siria omettendo ad esempio che una delle cause maggiori della grave crisi umanitaria in corso sia rappresentata proprio dall’embargo che molti dei Paesi che partecipano a questo G7 continuano ad imporre al popolo siriano. Abbiamo voluto ricordare attraverso uno striscione che se la città di Palmira oggi è di nuovo libera è solo grazie al sacrificio dei valorosi combattenti dell’Esercito Arabo Siriano, molti dei quali caduti per restituire Palmira ai siriani, per difendere la Patria e per salvaguardare il modello di convivenza interreligiosa creato dalle politiche laiche del Presidente Assad. Chi oggi dice di volere davvero la pace in Siria non può non ammettere che se la Nazione fosse caduta in mano ai cosiddetti “ribelli”, armati, finanziati e sostenuti dell’occidente, Stati Uniti in primis, sarebbe stata completamente saccheggiata e distrutta.
Che uno dei maggiori simboli della tragedia causata dall’aggressione terroristica subita dalla Siria sia usato in Europa per richiamare alla pace potrebbe essere anche una buona notizia, ma se a questo non seguirà un concreto impegno a ripensare le politiche Europee in Medio Oriente e a riallacciare i rapporti diplomatici con il legittimo Governo Siriano di Bashar Al Assad voluto dal popolo, risulterà evidente che anche stavolta si sarà trattato di mera opportunistica propaganda.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento