Riparte l’anno scolastico anche a colpi di notizie. Una laurea in 6 mesi? Google lo consente ma….
Riparte, ripartirà perché deve ripartire l’anno scolastico: che si tratti di nido, primarie, istituti superiori, anno accademico, con i pro e i contro, con i banchi lunghi o corti. Presenza e socialità, lezioni frontali, la scuola come micro-società nella quale allenarsi ad essere se stessi, ad ottenere risultati, a fallire, a capire come fare meglio. Solo retorica? Non lo crediamo a sentire gli enormi dibattiti scatenatisi attorno al prossimo riavvio seppur in tempo di covid… L’argomento scuola è sempre vivo perché l’istruzione è fondante nelle nostre società e forse c’è chi ha trovato la ‘quadra’ per fare meglio o vuole solo sfruttare la ‘febbre’ della didattica a distanza che ha colto molti impreparati ma molti altri, al contrario, ben contenti di scambiare le ore in presenza con un ulteriore altro schermo.
La notizia ‘vecchia di qualche settimana’ è nel link che segue, l’articolo Una laurea in 6 mesi: Google lancia la sua università di la Repubblica a firma di Claudio Gerino
«Alla base di tutto ci sono questi corsi ”intensivi” al cui termine Google provvederà a una verifica – che dicono sarà controllata e controllabile – delle conoscenze acquisite. L’obiettivo è poi dare la possibilità ai neo-laureati di entrare subito nel mondo del lavoro».
La riflessione di qualche mese fa a cura di Andrea Rega su Controluce.it metteva già in guardia relativamente ai pericoli della didattica, diciamo così, ‘mordi e fuggi’:
Università: tecnologia al servizio della didattica (o viceversa). Una riflessione
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