Rinasce Santa Editta di Alessandro Stradella, capolavoro del 600
Geniale e originale compositore dalla vita avventurosa, conclusasi in modo tragico,
Alessandro Stradella è stato riscoperto soltanto da pochi anni,
per merito soprattutto di Andrea De Carlo,
che ora fa conoscere anche a Roma un suo capolavoro, l’oratorio Santa Editta
Mercoledì 8 maggio 2019 alle 18.00 i concerti di Roma Sinfonietta presso l’Università di Roma “Tor Vergata” (Auditorium “Ennio Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) presentano Santa Editta, un capolavoro del Seicento solo recentemente riscoperto, opera di Alessandro Stradella, che per la sua originalità, la sua forza drammatica e la sua vita avventurosa e sregolata, conclusasi con una morte violenta per mano di assassini, è stato spesso paragonato a Caravaggio. Sarà eseguito dall’ensemble Stradella Young Project, fondato e diretto da Andrea De Carlo, il principale artefice dell’attuale rinascita della musica di Stradella. Canteranno i soprano Cristina Fanelli nel ruolo di Editta e Paola Valentina Molinari, il contralto Chiara Brunello, il tenore Leopoldo Punziano e il basso Andrzej Lenart.
Il libretto dell’oratorio Santa Editta, vergine e monaca, regina d’Inghilterra, scritto dal nobile romano Lelio Orsini principe di Vicovaro, vede come protagonista Editta di Wilton, vissuta nel X secolo. Figlia del re Edgardo il Pacifico, Editta rifiutò la corona d’Inghilterra, preferendo continuare la sua vita di ritiro nella abbazia di Wilton. Le ragioni della scelta di mettere in musica la vita di questa santa, sconosciuta in Italia, possono essere ricondotte a vicende del 1672-73, quando l’oratorio fu con ogni probabilità composto a Roma: il rifiuto del destino di regina da parte di Editta adombra infatti quello di Maria Beatrice d’Este, sorella del duca di Modena, che avrebbe preferito la vita monastica al matrimonio impostole con Giacomo II Stuart, re d’Inghilterra e di Scozia. Con Editta dialogano personaggi allegorici come Grandezza, Bellezza e Senso, che cercano di contrastare la sua decisione di ritirarsi dalla vita mondana, sostenuta soltanto da Umiltà. Alla protagonista è riservata la maggior parte delle arie, che insieme ad intensi recitativi, duetti e terzetti vanno a comporre la partitura.
Verrà inoltre eseguito Concentus della compositrice inglese Donna McKevitt, brano vincitore nel 2018 del concorso NEWTRACKS@FBAS indetto dal Festival Barocco Alessandro Stradella per stimolare la composizione di nuove musiche che intrecciano insospettate connessioni tra passato e presente. Lo stile minimalista di questa partitura per voci e strumenti, costruita sulla iterazione di moduli in intenso crescendo espressivo e sulla improvvisazione su basso continuo, crea una inedita continuità con la musica di Stradella.
Nato a Roma, Andrea De Carlo ha cominciato la sua carriera musicale come contrabbassista di jazz. Avvicinatosi in seguito alla musica classica, ha collaborato con importanti ensemble di musica antica italiani e stranieri. Nel 2005 ha creato l’Ensemble Mare Nostrum, con cui ha vinto numerosi premi discografici come il Diapason d’Or, il Coup de Coeur dell’Accademia del disco Charles Cros di Parigi e il Premio della Critica discografica tedesca. De Carlo si è esibito in importanti festival in Germania, Belgio, Spagna, Francia, Svizzera, Ecuador, Messico e Turchia. Ha dato il via a The Stradella Project, un ambizioso progetto discografico dell’etichetta Arcana, dedicato alla registrazione dell’integrale della musica di questo compositore. Per l’esecuzione della musica di Stradella ha fondato l’ensemble Stradella Young Project. Dal 2013 De Carlo è direttore prima del festival dedicato ad Alessandro Stradella da Nepi, città natale del compositore, e poi del Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo e Nepi.
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Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta
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