Riforma dei Servizi Sociali: ‘Molto fumo e niente arrosto. Mortificati gli italiani’
“Tanti proclami, molto fumo e niente arrosto”. Così, nella a ridosso della mezzanotte di ieri, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, in dichiarazione di voto nell’aula regionale di via della Pisana, a commento della Legge di Riforma dei Servizi sociali. Nel suo intervento Righini ha dichiarato il “voto contrario del gruppo di Fratelli d’Italia ad una riforma che è stata presentata come epocale, ad uso e consumo della propaganda, ma che a fronte di 70 articoli ha avuto un dibattito contingentato in poche ore, con tempi inaccettabili rispetto all’importanza dell’argomento trattato. Si tratta – ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d’Italia – di una riforma varata con frettolosità, alla quale non è stato possibile garantire i tanti miglioramenti che avremmo voluto contribuire ad apportare, non consentendoci di esercitare appieno l’attività emendativa in un dibattito assembleare degno di tal nome. Ricordo che si è trattato di una legge di 70 articoli, che ha avuto poco meno di un migliaio di emendamenti, a conferma dell’assoluta assensza di ostruzionismo da parte dell’opposizione. Ma ciò che è ancora più grave – ha dichiarato Righini nell’aula del consiglio regionale del Lazio – è che mancano clamorosamente le coperture finanziarie rispetto agli obiettivi che la riforma si propone. Parallelamente all’assenza di risorse sono infatti state sovraccaricate le amministrazioni comunali e i sindaci, ai quali insieme ai nuovi gravami non è stata trasferita alcuna risorsa. In questo contesto – ha concluso – abbiamo assistito ad un’inaccettabile equiparazione di accesso ai servizi sociali riconosciuta ad immigrati e rom, con un apposito articolo, il 12, che mortifica le famiglie italiane in difficoltà, e che è passato col voto favorevole del M5S in appoggio al Pd”
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