RIFLESSIONI SULLO STATO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’ascesa dei servizi avanzati di Intelligenza Artificiale (IA), da ChatGPT fino allo sviluppo di un’intelligenza cosiddetta “generale” che superi le capacità umane e sviluppi obiettivi propri, è stato il tema al centro della puntata di La Torre di Babele, la trasmissione condotta da Corrado Augias andata in onda lunedì 8 gennaio 2024 su La7. Nella stessa trasmissione, verso il 18esimo minuto, potete ascoltare il nostro concittadino Daniele Pucci, oggi ricercatore all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, dove ricopre la posizione di coordinatore del Progetto Ergocub. Daniele Pucci si è diplomato all’Istituo Giancarlo Vallauri di Velletri ed è stato ospite di Velletri 2030 con il Webinar “ Intelligenze Umanoidi – il futuro della robotica“, il 9 Aprile 2021, che potete rivedere su YouTube.
Abbiamo parlato di Intelligenza Artificiale nella News dello scorso 5 Dicembre 2023. E’ passato circa un mese, eppure sentiamo l’esigenza di tornare sull’argomento, stimolati dall’attenzione che il tema sta riscontrando ai massimi livelli delle Istituzioni italiane.
Nel discorso di fine anno, 31 Dicembre 2023, il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tra l’altro ci ha detto “….. La tecnologia ha sempre cambiato gli assetti economici e sociali. Adesso, con l’intelligenza artificiale che si autoalimenta, sta generando un progresso inarrestabile. Destinato a modificare profondamente le nostre abitudini professionali, sociali, relazionali. Ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo storico dell’inizio del terzo millennio. Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona – e nella sua dignità – il pilastro irrinunziabile. Viviamo, quindi, un passaggio epocale. Possiamo dare tutti qualcosa alla nostra Italia. Qualcosa di importante. Con i nostri valori. Con la solidarietà di cui siamo capaci. Con la partecipazione attiva alla vita civile……”
Il tema Intelligenza Artificiale è stato toccato nella conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo scors 4 Gennaio, 2024, che tra l’altro ha detto: “…. E dico qui l’ultima cosa. Sono molto d’accordo con quello che lei ha detto relativamente al tema dell’intelligenza artificiale: è una materia che questo Governo porterà tra le questioni prioritarie della Presidenza del G7 perché io sono particolarmente preoccupata dall’impatto dell’intelligenza artificiale su vari livelli e particolarmente sul tema del mercato del lavoro.
Noi siamo sempre stati abituati a un mondo nel quale il progresso lavorava per ottimizzare le competenze umane, però in passato noi abbiamo sempre conosciuto una sostituzione di lavoro che era fisica prevalentemente e che quindi consentiva alle persone di concentrarsi su lavori più profilati, cioè sui lavori di concetto, su lavori di organizzazione. Oggi noi ci troviamo di fronte a una rivoluzione che è completamente diversa, nella quale è l’intelletto che rischia di essere sostituito e questo vuol dire che l’impatto che l’intelligenza artificiale può avere nel mercato del lavoro riguarda anche lavori di alto profilo e rischiamo un impatto devastante nel quale noi avremo un mercato del lavoro che vedrà sempre meno persone necessarie.
Credo che sia una valutazione che va fatta seriamente. Non so dirle se siamo ancora in tempo perché vedo la velocità con la quale corre il progresso e vedo i tempi delle decisioni della politica, particolarmente a livello multilaterale. Queste sono decisioni che vanno prese per essere efficaci a livello globale e mi preoccupa molto, ma noi organizzeremo un focus molto preciso sul tema dell’intelligenza artificiale al G7 e, prima ancora del G7 dei leader che come sapete si terrà in giugno, io voglio fare e sto già lavorando a un’iniziativa specifica sul tema dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro.
Chiaramente è materia che vi riguarda e che vi interessa perché è una di quelle professionalità sulle quali noi non ci stiamo rendendo conto che l’intelligenza artificiale rischia, mentre il progresso finora ha impattato positivamente aiutandoci a lavorare meglio. Oggi rischiamo di fatto una sostituzione e quindi su questo confido che si possa magari lavorare ragionare insieme……”.
Alla domanda del giornalista Fausto Carioti (Libero Quotidiano) circa l’assegnazione al professor Giuliano Amato dell’incarico di Presidente della cosiddetta “Commissione Algoritmi” ha risposto: “…… Dunque, sul tema della Commissione, credo si sappia che non è stata una mia iniziativa e ho tendenzialmente detto quello che pensavo, ma al di là di questo non ho nulla da dire nello specifico al professor Amato. Sono rimasta francamente basita particolarmente dalle dichiarazioni che riguardano il tema della Corte Costituzionale…..” .
La cosa ha suscitato numerose reazioni, che hanno spinto il professor Giuliano Amato alle dimissioni di Presidente della Commissione Algoritmi il giorno successivo, 5 Gennaio 2024, prontamente sostiuito nello stesso giorno da Paolo Benanti, professore straordinario della facoltà di Teologia presso la Pontificia università gregoriana. Immediatamente molti media ci hanno inondato con le esternazioni del professor Benanti sul tema dell’Intelligenza Artificiale. Tra queste, ci sembra particolarmente interessante quella riportata dalla rivista Formiche del 6 Gennaio 2024, in cui tra l’altro si legge: “…. L’Italia è un Paese con una lunghissima tradizione umanistica, e proprio perché la questione dell’intelligenza artificiale non ha a che fare solo con la tecnica o con le frontiere della tecnologia, ma anche e soprattutto con la necessità di rendere queste tecnologie compatibili con la coesistenza sociale, ecco che per l’Italia si apre un ruolo profondamente sintonico con la sua tradizione passata. L’obiettivo è mettere l’uomo al centro e sviluppare così un modello, che potrebbe essere considerato rinascimentale, di riscoperta dell’umano e del suo valore nella relazione con le macchine……”.
In un contesto di crescente consapevolezza riguardo all’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla società, le Istituzioni europee si trovano attualmente al centro di un dibattito cruciale sulla regolamentazione dell’IA e, in particolare, dei suoi modelli di base.
Il Parlamento europeo e il Consiglio, lo scorso 14 Dicembre 2023, hanno trovato, dopo 36 ore di negoziato, l’accordo per l’ AI Act, il regolamento sull’intelligenza artificiale. Viene vietato l’uso di sorveglianza di massa, come il riconoscimento facciale in diretta e la polizia predittiva, con varie eccezioni.
I capi di Stato e di Governo degli Stati leader nell’ambito dell’intelligenza artificiale, riuniti per la prima volta sotto la regia del Regno Unito e comprendenti insieme agli Stati Uniti, la Cina, l’Unione Europea, anche l’Italia, hanno raggiunto un accordo senza precedenti a Bletchley Park lo scorso primo novembre 2023. Tale accordo stabilisce una comprensione condivisa sulle opportunità e i rischi posti dall’IA di frontiera e la necessità per i governi di lavorare insieme per affrontare le sfide più significative.
Anche se continuiamo a cercare di ignorare le conseguenze dello sviluppo delle diverse applicazioni dell’IA, cercando di rimanere estranei alla rivoluzione tecnologica in atto, l’avanzata delle applicazioni di Intelligenza Artificiale avrà un impatto sulla architettura sociale, sul modo di lavorare e di divertirsi nel tempo libero, sul modo di fare le guerre e di combattere la criminalità.
Nessuno conosce dove stiamo andando, ma il futuro è tra noi. E’ auspicabile una larga partecipazione al dibattito.
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