Riflessioni sull’impianto a biometano in progetto in Via Colle San Clemente
Riflessioni sull’impianto a biometano in progetto in Via Colle San Clemente
Chi pensava che l’impianto non si sarebbe costruito, pensava male. Circa 23 milioni di € sono tanti e sarà un impianto che purtroppo si noterà molto. Da presidente del Comitato Tutela Ambiente e Salute Velletri facemmo tutto ciò che potemmo per portare a conoscenza i residenti di zona e sollecitare anche i comuni limitrofi.
Ricordo le sere e le domeniche passate casa per casa ad informare i residenti di Via Colle San Clemente e zone limitrofe e gli incontri il sabato pomeriggio, ma molto poco si è mosso!
Purtroppo i processi per l’autorizzazione di questi impianti non tengono conto dei pareri di chi abita sui territori e la responsabilità penso sia dei politici amministratori ed in parte anche se non di tutti, pure dei cittadini a causa della troppa indifferenza.
Da dottore in scienze geologiche, ciò che mi preoccupa è il probabile rischio di inquinamento delle falde acquifere che potrebbe aversi con lo spargimento del digestato sui terreni e col dilavamento dell’aerea di stoccaggio nell’ impianto stesso oltre all’impatto odorigeno.
Chissà se ci sarà anche la necessita di un ampliamento della strada, con susseguenti espropri di terreni?
Chi vigilerà il rispetto delle normative? Il Comune? I cittadini?
Purtroppo il nostro territorio di sicuro non ci guadagnerà e l’attuale amministrazione non mi sembra molto preoccupata nonostante l’impianto impatti sul suo territorio e sui suoi cittadini, oltre alla eventuale svalutazione del pregio di quelle aree.
Chi ci garantisce che quell’ impianto in futuro non si ingrandisca inserendo altri materiali da trattare? Questo investimento di certo non è stato fatto per beneficienza!
Il nostro Comitato, ha esaurito il proprio compito, non potendoci noi sostituirci a chi è eletto e pagato per tutelare il territorio ed occuparsi del bene comune della collettività.
Il proprietario del terreno non è di Velletri, la ditta che costruisce e gestisce l’impianto non è di Velletri, i rifiuti portati in quell’impianto non sono di Velletri.
L’iter di realizzazione dell’impianto nasce da una richiesta di una società privata e non da una esigenza pubblica. Dunque cosa ci guadagna Velletri con tutta questa operazione?
Questo impianto di produzione di biometano è stato autorizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale con la determina dirigenziale n. 20446 del 09/02/2021, quando alla guida di Velletri c’era l’Amministrazione PD che, nonostante la buona volontà e i soldi spesi, purtroppo, ha perso i giudizi avanti al TAR Lazio e al Consiglio di Stato con la sentenza n. 00287 del 09/01/2023.
Si misero quindi in campo azioni per opporsi a questa autorizzazione, esprimendo varie perplessità ma purtroppo con esito negativo.
Il 14/05/2024 ci fu poi la Determinazione Dirigenziale Regionale n. G05660, frutto di una nuova richiesta autorizzativa relativa alla realizzazione del metanodotto per l’allacciamento all’impianto di biometano di Via Colle San Clemente, un’opera subordinata al funzionamento di questo impianto il cui iter è iniziato col procedimento Prot. n. 1291475 del 13/11/2023 al quale però l’attuale Amministrazione Comunale di Velletri non ha comunicato nessuna determinazione in merito entro il termine di legge previsto con la conseguenza del risultato acquisito “senza condizioni”!
Questa Amministrazione Comunale non ha richiesto alcuna integrazione documentale né ha chiesto alcun chiarimento in merito ad questo progetto di così grande impatto per il nostro territorio comunale? Non è stata provata nessuna azione di opposizione da questa Amministrazione Comunale?
Sembra che l’iter autorizzativo si sia concluso da parte dell’attuale Amministrazione Comunale, senza alcuna interazione di merito da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Urbanistica.
Ora la preoccupazione è per l’imminente avvio dei lavori per la realizzazione di questo impianto di produzione di biometano a Via Colle San Clemente, progetto che, nonostante le perplessità di parte della cittadinanza e di varie associazioni come il nostro Comitato Tutela Ambiente e Salute Velletri, ha ottenuto l’autorizzazione regionale.
Il Comitato Tutela Ambiente e Salute Velletri oltre alle forze politiche comunali di opposizione, ribadiscono la propria opposizione a questo progetto ed invita l’attuale Amministrazione Comunale a rivedere la propria posizione e fare il possibile per riaprire un dialogo con la cittadinanza per questo problema oltre che a porre in atto tutte le azioni possibili e necessarie per bloccare questo impianto, a nostro avviso ritenuto una grave minaccia per la salute e la qualità della vita di noi veliterni.
Dobbiamo difendere questi luoghi da possibili devastazioni da parte dell’uomo e non possiamo lasciare decidere altri sul nostro territorio da custodire per i nostri figli.
Col nostro Comitato invitammo ogni cittadino veliterno a partecipare alla difesa del territorio dalla realizzazione di questo impianto, visto che non è neanche il primo ad esistere in questa parte del nostro territorio.
Purtroppo ciò che abbiamo riscontrato, oltre alle azioni dei politici è stato a parte alcuni, uno scarso interesse della popolazione che avrebbe dovuto invece essere molto più incisiva in difesa del territorio.
A volte quando dall’alto si devono scegliere i luoghi dove realizzare impianti del genere, tra le valutazioni rientrano anche quelle relative alle cittadinanze meno reattive. Chissà se anche nel nostro caso questa è stata una delle variabili che ha portato a scegliere questo territorio per la costruzione di questo impianto?
Fabio Taddei
ex presidente del Comitato
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