Riflessione e Dolore!!!
Qualche giorno fa, a “Porta a Porta”, il veltroniano professor Ignazio Marino ha affermato che Eluana sarebbe morta come tanti altri in passato, quando, almeno in Europa, si moriva più di oggi di fame e di sete. Noi preferiamo guardare avanti piuttosto che spiegare la sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione tirando fuori il passato. A chi invece si è prodotto in uno sforzo allucinante per accusare Berlusconi di voler modificare la Costituzione, forse perché in questo modo il caso Englaro sarebbe stato discusso con meno intensità, rispondiamo ricordando che l’articolo 138 della Costituzione prevede le leggi costituzionali. Prima di difendere la Costituzione accusando qualcuno di volerla modificare, Veltroni farebbe bene a conoscerla un pò meglio. Per quanto riguarda il caso Englaro, a chi si richiama alla Costituzione per spiegare la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione ai sensi dell’articolo 32 rivolgiamo l’invito a leggere lo stesso articolo, dove è scritto : “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. “
Quando si afferma che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, si intende appunto la scelta di un trattamento sanitario ben preciso, per cui se un medico non convince può essere sostituito dal paziente con un altro medico, e questo non c’entra con l’eutanasia. Chi chiede di interrompere un determinato trattamento sanitario perché non ce la fa più e sceglie le cure palliative, sceglie una terapia che lo accompagni dignitosamente verso una morte inevitabile, salvo miracoli, non chiede la sospensione totale delle terapie e men che meno la sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione.
Visto che abbiamo la libertà di discutere di quello che ci pare, come previsto dall’articolo 21 della tanto citata Costituzione, crediamo che esprimersi sia un nostro diritto anche in presenza di autorevoli inviti al silenzio.
POPOLO DELLA LIBERTA’
GENZANO DI ROMA
LISTA CIVICA BARBALISCIA
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