Rifiuti Campania: Commissione chiede sanzioni
La Commissione europea ha deciso di avviare un ricorso dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea contro l’Italia per il suo prolungato inadempimento in materia di gestione dei rifiuti nella regione Campania. Ai sensi del diritto dell’Unione, gli Stati membri devono recuperare e smaltire i rifiuti in modo tale da non mettere in pericolo la salute umana e l’ambiente.
La Commissione propone che venga comminata una sanzione nella forma di una penalità giornaliera di 256819 EUR per ogni giorno di ritardo successivo alla seconda sentenza della Corte sino a che l’Italia non vi si conforma e di una somma forfettaria calcolata sulla base di € 28090 EUR per ogni giorno trascorso tra le due sentenze della Corte. Nel pronunciarsi contro l’Italia nel marzo 2010, la Corte aveva espresso particolare preoccupazione riguardo all’assenza di una rete di dispositivi di smaltimento integrati e adeguati, che costituiscono un obbligo ai sensi della direttiva quadro sui rifiuti. La Commissione si è tenuta costantemente in contatto con le autorità italiane dopo la sentenza, nell’intento di assicurare che l’Italia prendesse le misure necessarie per eseguire la sentenza. Alcuni progressi sono stati compiuti: l’Italia ha adottato un nuovo piano di gestione dei rifiuti per la Campania nel gennaio 2012 e a giugno ha presentato un programma di misure destinate a gestire i rifiuti nella regione fino al 2016, quando dovrebbero diventare operativi nuovi impianti di trattamento.
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