Rifiuti a Roma: cumuli in strada e discariche anche in agosto
Legambiente segnala alle autorità il Monnezza Parking di Ponte di Nona e intanto per il quartiere Salario l’aria vicino al TMB è sempre più irrespirabile
“I rifiuti invadono le strade romane anche in agosto e a Roma Est un parcheggio mai utilizzato è diventato una discarica abusiva di ingombranti. Intanto l’aria al TMB Salario è irrespirabile e l’impianto è ancora lì nonostante le false promesse di chiusura arrivate da tanti amministratori romani. Il TMB va chiuso”
In questi primi giorni di agosto continuano ad arrivare alle sedi di Legambiente segnalazioni di cittadini romani esasperati per il carico di rifiuti abbandonati in strada vicino ai cassonetti, come sempre più spesso accade e che certifica l’estrema difficoltà nel gestire il flusso di rifiuti a Roma.
L’associazione ambientalista sta anche inviando esposti alle autorità competenti per denunciare la crescita delle discariche abusive di ingombranti che sono sempre di più e più grandi a casua di un flusso di rifiuti intercettato dalle ecomafie perché non gestito nella maniera più idonea. Ultima denuncia di Legambiente un Monnezza Parking a Ponte di Nona in Via Casale Cerroncino dove, il 4 Aprile 2016 veniva inaugurata la stazione ferroviaria Ponte di Nona, sulla FL2 e nelle vicinanze un parcheggio nodo di scambio da oltre mille posti auto nascosto tra i pilastri della A24, in una zona compresa tra il Centro Commerciale Roma Est ed il fiume Aniene: in una porzione isolata e poco visibile del parcheggio, è iniziata inesorabile la formazione di una discarica abusiva, complice la chiusura parziale di alcuni accessi che ha reso il parcheggio un’area dall’utilità incerta. Frigoriferi, divani e pneumatici tra le tipologie di rifiuto più presenti e che formano oggi cumuli in rapida crescita da due anni a questa parte, occupando parte della sede stradale all’interno del parcheggio.
“I rifiuti invadono le strade romane anche in agosto e le persone continuano a inviarci segnalazioni su cumuli di sacchi non raccolti che coprono le carreggiate: oltre a denunciare il disastroso ciclo dei rifiuti della capitale, chiediamo alle autorità competenti di intervenire in luoghi specifici come un parcheggio a Ponte di Nona dove nessun’auto ha mai sostato e oggi è l’ennesima discarica abusiva di ingombranti – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Tantissime le segnalazioni che ci arrivano anche dal quartiere Salario, dove le persone sono esauste dell’aria irrespirabile, saturata dai miasmi dell’impianto di trattamento meccanico biologico per rifiuti indifferenziati e dal suo biofiltro. Colpa del caldo ma soprattutto di una gestione dei rifiuti completamente carente dal lato impiantistico con tonnellate e tonnellate di immondizia romana che resta anche settimane intere al salario provocando puzza irrespirabile. Tanti amministratori di Roma del presente e del passato hanno preso l’impegno nelle campagne elettorali e non, di chiudere il TMB, impegno che nessuno ha mantenuto. Il TMB salario deve essere chiuso, rapidamente, senza se e senza ma, mettendo in sicurezza ambientale e sanitaria centinaia di migliaia di persone, per le quali chiediamo all’Arpa Lazio di posizionare centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, utili a capire se, e in che portata, i miasmi provenienti dal biofiltro dell’impianto, possano risultare pericolosi per la salute. Chiudere l’impianto è possibile, abbattendo l’enorme volume di indifferenziata romana di un milione di tonnellate annue, che passa dal trattamento meccanico biologico e va in discariche e inceneritori; ma per raggiungere l’obiettivo non è certamente sufficiente il recente ampliamento del porta a porta a poche migliaia di utenze, bisogna estendere il porta a porta a tutta Roma spingendo la percentuale di differenziata ben oltre il 44% attuale”.
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