Ricci, una vita sportiva al Torre Angela: «Allenare la Scuola calcio è stato sempre il mio sogno»
Roma – Aveva finito la sua carriera calcistica proprio al Torre Angela. E da quel momento non ha più lasciato il club capitolino. Stefano Ricci da oltre vent’anni è allenatore nella società dell’attuale presidente Roberto Ciani. «Fu proprio lui, allora nelle vesti di direttore sportivo, a chiedermi di rimanere all’interno del Torre Angela dopo aver smesso di giocare – racconta Ricci – Con Roberto, che per me è come un padre, e con tutta la famiglia Ciani mi lega un rapporto speciale». Ricci oggi allena i Piccoli Amici 2009 del club capitolino, vale a dire il “cuore pulsante” e la base del movimento giovanile societario. «Fin da quando ho intrapreso il percorso da allenatore, ho sempre sognato di allenare la Scuola calcio. Per una serie di motivazioni nel corso di questi oltre venti anni non è stato sempre possibile e qualche volta la società mi ha chiesto di prendere in mano un gruppo Giovanissimi e un gruppo Allievi. Ma appena ce n’è stata la possibilità sono ritornato ad allenare nel settore di base perché questo era quello che volevo anche da giovane, pensando alla possibilità di allenare. Che poi con i Piccoli Amici bisogna essere prima di tutto educatori e poi tecnici. L’attuale gruppo dei 2009 lo gestisco assieme al responsabile della Scuola Calcio Maurizio Fracassi: facciamo degli allenamenti esclusivamente all’insegna del gioco, provando a far crescere i bambini dal punto di vista tecnico». Nel corso del tempo, sotto gli occhi di Ricci sono passati giocatori diventati anche molto importanti. «La punta “dell’iceberg” è sicuramente rappresentata da Claudio De Sousa, attuale capitano dell’Aquila in Lega Pro ed ex giocatore della Lazio: lui fece la trafila fino ai Giovanissimi con noi al Torre Angela e continuiamo a sentirci anche attualmente. Ma è cresciuto calcisticamente da noi anche Dante Di Rocco, ex giocatore della Viterbese, e poi altri ancora». Dal suo ultraventennale osservatorio, Ricci ha potuto apprezzare anche la notevole crescita del Torre Angela. «Questa è un’isola felice in una zona molto particolare di Roma. Abbiamo tanta concorrenza intorno, ma il nostro club si è riuscito a distinguere per la qualità del lavoro. Negli ultimi cinque anni, col nuovo centro sportivo a disposizione, la crescita è stata esponenziale e a mio modo di vedere i margini sono ancora ampi. Nella prossima stagione, con la prima squadra che potrebbe fare il salto in Prima categoria e qualche giovanile nei regionali, potremmo avere un’ulteriore spinta».
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