“Ribaltamenti” di Franco Campegiani
Un saggio, questo di Franco Campegiani dal titolo Ribaltamenti, che mi pare di poter dire offra un’apertura ad una speranza cosmica, anche se lontana da religioni istituzionali e confessioni religiose che comunque sono portatrici di una istanza umana. Franco Campegiani si dimostra profondo conoscitore della storia del pensiero filosofico, e con grande equilibrio e capacità di elaborazione cerca di dipanare la matassa piena di nodi e contraddizioni che trovano nelle loro opposizioni le ragioni del loro essere. Un libro che ho trovato di grande interesse ed alquanto originale, e che è il prodotto di lunghi anni di militanza culturale del Nostro come critico d’arte. Infatti, in quest’opera, si può ravvedere il retroterra culturale del poeta e critico che conosciamo, e che negli anni ha sviluppato una riflessione andata sempre più approfondendosi e chiarendosi. Quello di Franco Campegiani è il tentativo di sbrogliare la matassa di tutte le avventure del pensiero che nel suo volo ha tentato di ancorarsi inseguendo interpretazioni e motivazioni. Un’opera di grande respiro intellettuale che trova le ragioni in una ricerca a 360° intorno ad ogni istanza umana. Egli ribalta ogni tesi cercando giustificazione di ogni esperienza umana di pensiero in un ordine cosmico armonico che ritrova in ogni opposizione le sue ragioni. E lo fa con un linguaggio di grande presa sul lettore. Tutto ha uno scopo e un fine ai nostri occhi di esseri mortali. E in quest’ottica Franco Campegiani non esclude l’esistenza di una Divinità alla quale arriva ad attribuire il creato come necessità di estrapolazione da se stesso. Come pure arriva a poter concepire la vita di ogni essere umano come scelta volontaria di venuta al mondo in una certa incarnazione.
P.P. Pasolini ci ha insegnato a ragionare in maniera ossimorica, da poeta quale essenzialmente era, ma il suo pensiero era pessimista, tanto che egli stesso si definiva ateo e non per niente intitolò la sua rubrica sul settimanale “Tempo” “Il Caos”. Ciò lascia intendere che egli fosse lontano da una visione quale propone Franco Campegiani con la sua armonia degli opposti che a mio parere lascia intravedere una speranza cosmica.
È bravo Franco a mostrarci in un discorso ossimorico le sfaccettature della realtà in opposizione armonica fra loro dove anche le apparenti discordanze assumono una funzione. È l’armonia degli opposti che danno significato e valore al vivere in un discorso di illusioni per gli esseri umani che alimentano il loro esistere in esse. Franco Campegiani infatti si muove agevolmente tra i dubbi, le incertezze e gli interrogativi che la filosofia nel suo lungo percorso di ricerca si è posta.
Un pensiero dialettico, ripeto, che si alimenta di contrari ed opposizioni al fine di dare ragione ad ogni apparente conflittualità che la vita propone alimentandosi in esse in un tutto, finalizzato ad un ordine e armonia universale anche laddove il dolore, la sofferenza e la morte sembrano negarli. Un’opera, quella di Franco, che si potrebbe definire un testamento spirituale e che al termine della lettura sa far sentire in qualche modo liberati dagli interrogativi esistenziali in un sentimento positivo nei confronti della vita sulla terra e nell’universo. (Natale Sciara)
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