Riaperta la Mola di Monte Gelato
L’associazione si è costituita di recente e già dichiaratamente nel nome ha scelto di operare intorno al Museo Archeologico Virtuale di Narce di Mazzano, sostenendone le attività, ampliando il campo d’azione ai tesori di un territorio tutto da scoprire, alla storia di un popolo, i Falisci, che in epoca preromana abitarono queste valli. L’associazione è costituita da una ventina di persone, molte di Mazzano, alcune di Calcata, qualcuna di Roma e un paio addirittura inglesi. Nel gruppo si sommano vari interessi e competenze. Passione ed entusiasmo sono il denominatore comune che amalgama diversità di esperienze e anagrafiche. In programma ci sono visite guidate nelle aree archeologiche dell’Agro Falisco, una convenzione con il comune di Mazzano per il MAVNA, una collaborazione con il Parco Valle del Treja, attraverso la convenzione appena sottoscritta.
L’oggetto della convenzione riguarda il complesso di Monte Gelato, che con la torre medievale, l’antico mulino ad acqua e le cascate lungo il fiume Treja è non solo uno dei luoghi più noti del Parco Valle del Treja, ma costituisce un importante polo di attrazione turistica per tutto il territorio circostante. Frequentato dall’uomo fin dall’età preistorica, il sito conserva tracce dei molteplici insediamenti avvenuti nel tempo: dai resti di una villa romana del I secolo a.C., all’insediamento agricolo del secolo VIII d.C., al mulino ad acqua realizzato nell’800 e rimasto attivo sino agli anni ’60. Oggi la suggestione dei luoghi lo rendono una meta classica per gite e scampagnate e una località particolarmente amata dai registi di cinema e pubblicità.
Dopo diversi anni di abbandono, la mola è stata recuperata dal Parco e attualmente ospita una mostra permanente che, attraverso plastici e pannelli, illustra alcuni aspetti della struttura e del territorio circostante.
“Gli Amici del MAVNA con questa convenzione gestiranno la Mola per il prossimo anno – osserva il presidente del Parco Luciano Sestili – questo potrà garantire l’apertura degli spazi della struttura e un’opera di informazione e sensibilizzazione rivolta a residenti e turisti. Siamo orgogliosi di questo risultato, anche perché alcuni ragazzi dell’associazione hanno frequentato uno dei corsi di comunicazione ambientale organizzati dal Parco.”
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