Rete delle Reti. Nell’obiettivo, la sfida
Genzano di Roma, 21 maggio 2020 – Il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani è una delle reti di biblioteche da cui è partito il progetto “Rete delle Reti”, avviato un anno fa e attualmente in via di consolidamento formale, dopo la firma a Bari – il 25 ottobre scorso – di un protocollo di intesa e la costituzione, da pochi giorni, di una consulta, del cui comitato tecnico è parte attiva il Direttore del Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani. Nella Rete sono rappresentate quasi tutte le regioni italiane.
«L’idea nasce dai fatti: le reti bibliotecarie italiane – che raggruppano oramai da molti anni biblioteche di territori geograficamente contigui – si sono sempre confrontate, stimolate a vicenda, e spesso, anche se occasionalmente, hanno lavorato insieme – osserva il Direttore del Consorzio SBCR, Giacomo Tortorici – e ora si stanno ponendo le basi per costruire qualcosa di più solido formalmente, ma leggero nei fatti, grazie soprattutto al digitale, che consente di offrire servizi bibliotecari uniformi da una parte all’altra dello stivale, con l’obiettivo di omogeneizzarli, il più possibile verso l’alto, ottimizzando risorse e condividendo buone pratiche. Il digitale è sicuramente la premessa per un discorso di respiro così ampio: un aspetto in continua crescita, che rischiava di annientare il mondo delle biblioteche ad è invece divenuto, grazie a visioni intelligenti e scelte lungimiranti, un formidabile veicolo di potenziamento dei servizi. Anche le esperienze accumulate in questo periodo di emergenza diventano preziose, se si pensa alle recenti iniziative di ampliamento dell’offerta digitale e all’incremento del patrimonio bibliotecario a disposizione online, alla continua interazione con i cittadini sui social network gestiti dalle biblioteche, alle tante iniziative online (webinar, videoletture, gruppi di lettura) che proseguono e proseguiranno, creando momenti importanti di formazione e informazione. Le biblioteche sono oggi centri di cultura ma anche poderose fonti di informazione, con un ruolo fondamentale di mediazione, contro il profluvio di fake news che imperversano sul web e sui social network: in questo, molto conta lo sviluppo della biblioteca digitale, che offre l’accesso a migliaia di quotidiani e riviste italiani e internazionali».
Obiettivo principale della Rete delle Reti è costruire un percorso cooperativo per mettere in comune, tra tutti gli enti aderenti, risorse creative, ideative, strumentali e informative in una logica mutualistica, nell’intento di accrescere la diffusione di servizi di pubblica lettura e favorire sinergie ed economie di scala.
Nell’obiettivo, la sfida: sostenere un nuovo format di biblioteca 5.0, condividendo un patrimonio di esperienze, accelerando la circolazione di idee, coabitando spazi di incontro anche virtuali per agevolare gli scambi culturali. Sfida semplice nell’adozione, complessa e articolata nella gestione, nel tentativo di dare concretezza e supporto a iniziative vitali come la realizzazione di progetti di grandi dimensioni che travalicano anche i confini nazionali, la presentazione di appelli e istanze a importanti organismi istituzionali, il raggiungimento di significative economie di scala, irrinunciabili nella produzione di nuovi servizi a valore aggiunto e di offerte innovative alle comunità.
«Da anni oramai le biblioteche – conclude Giuseppe De Righi, Presidente del Consorzio SBCR – non sono più semplicemente un luogo dove prendere in prestito libri e fermarsi a leggere; la loro funzione è completamente cambiata, rendendole ormai dei veri e propri hub di comunità; e mettere insieme tutte queste comunità per costituire qualcosa di livello nazionale ha almeno tre vantaggi: coordinarsi virtuosamente nel servizio ai cittadini, realizzare progetti di ampio respiro e di ambito nazionale se non europeo, e costituire una voce più forte nel dialogo con le istituzioni, una lobby del bello, una lobby della cultura. La Rete delle Reti rappresenta già 26 sistemi bibliotecari per un totale di 7 milioni e mezzo circa di abitanti; entro l’estate, l’adesione di Roma significherà superare ampiamente i 10 milioni di cittadini serviti».
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