Restituito al Museo Nazionale delle Navi di Nemi il mosaico romano della nave di Caligola
Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ringrazia le autorità americane e italiane, guidate dal Capitano Fabrizio Parrulli e al Ministro Franceschini
Restituito al Museo Nazionale delle Navi di Nemi il mosaico romano della nave di Caligola
Restituito al Museo Nazionale delle Navilo storico reperto insieme ad altre preziose testimonianze. Il frammento di mosaico è stato individuato nella collezione privata di una italiana residente negli Usa
Sono felice e non posso che ringraziare Il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini e lo sforzo congiunto delle autorità americane e italiane, guidate dal Capitano Fabrizio Parrulli.
Ora aspettiamo a braccia aperte gli importanti reperti da poter restituire all’Italia, al nostro territorio di Nemi e al Museo Nazionale delle Navi.
Questa ci restituisce un pezzo di storia tutta Nemese. Non si smetterà mai ti parlare di questo magnifico lago e della sua magica storia. Dopo i tanti sforzi fatti dall’amministrazione per tenere in vita una storia leggendaria, questo ritrovamento porterà nuova linfa ad un Museo Nazionale delle Navi che già da tempo era al centro della programmazione comunale e anche nazionale. – lo dichiara in una nota il sindaco di Nemi Alberto Bertucci –
IREPERTI RECUPERATI
‘Pezzo forte’ appartiene a una nave da cerimonia – utilizzata per le funzioni religiose – dell’imperatore Caligola, recuperato nella casa di una cittadina italiana residente negli Stati Uniti. Si tratta di un frammento del II secolo d.C. che faceva parte del pavimento del ponte di comando: un quadrato in marmo a mosaico con serpentino e porfido che creano un motivo floreale.
Tra gli oggetti recuperati, c’è anche un vaso risalente al 360-350 a.C. Un cratere apulo a figure rosse attribuito all’artista Python e rubato in Campania, nel corso di uno scavo clandestino, da un trafficante italiano di opere d’arte e venduto poi al Metropolitan Museum di New York che, saputa la sua storia, ha deciso di restituirlo.
Un’altra anfora del V secolo, attribuita al pittore Charmides, è stata ritrovata grazie a una ricerca sul web: investigando sul mercato online, i Carabinieri l’hanno scovata nel sito di una galleria d’arte newyorchese. Il vaso, attico con figure rosse, arrivava dalla Puglia.
email emiliano.stampa@gmail.com
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