Referendum Svizzera. No a nuovi muri nel cuore dell’Europa
Referendum Svizzera, Garavini (IV): “No a nuovi muri nel cuore dell’Europa, iniziativa contro la libera circolazione tra Svizzera e Europa toglie diritti agli italiani all’estero”
Roma, 23 sett. – “C’è un ulteriore referendum sul quale gli italiani all’estero sono chiamati a esprimersi. Si tratta del referendum contro la libera circolazione tra Svizzera ed Europa, indetto dalle destre populiste in Svizzera per il 27 settembre prossimo. Tutti i nostri connazionali dotati di doppia cittadinanza potranno partecipare al voto. Il mio invito è che votino No” Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri e Vicecapogruppo Italia Viva-Psi.
“L’abolizione della libera circolazione tra Svizzera ed Europa, nel caso in cui dovesse malauguratamente passare il referendum, penalizzerebbe fortemente la comunità italiana residente in Svizzera. Una comunità che è oggi fortemente radicata e che continua a contribuire alla crescita e al benessere del paese”.
“Con la riforma si andrebbe a cancellare il trattato bilaterale che permette la libera circolazione dei residenti UE in Svizzera. E viceversa. Oggi un cittadino Europeo può liberamente lavorare e studiare in Svizzera. Una libertà che verrebbe compromessa, nel caso in cui il referendum avesse esito positivo. Ed il Governo svizzero non potrebbe più negoziare nuovi accordi sulla libera circolazione con l’Unione Europea. Il chè avrebbe forti ripercussioni sui nostri connazionali che studiano e lavorano in Svizzera, togliendo loro le certezze e i diritti, oggi assicurati dai trattati bilaterali. Chi non possiede la doppia cittadinanza vedrebbe, quindi, fortemente ridotti i propri diritti e avrebbe maggiori difficoltà ad ottenere un permesso di soggiorno”.
“Inoltre, la riforma cancellerebbe 6 ulteriori accordi raggiunti con la confederazione elvetica. A causa della cosiddetta “clausola ghigliottina” negli accordi bilaterali, decadrebbero automaticamente gli accordi importanti raggiunti su tematiche come il commercio, l’agricoltura, gli appalti, i trasporti e la ricerca. Un fatto che innescherebbe gravi ripercussioni sul piano economico e commerciale sia per la Svizzera che per l’Unione Europea. In un contesto economico già molto delicato a causa della pandemia da Coronavirus”.
“Proprio in questi mesi abbiamo costatato come le grandi sfide del nostro tempo possano essere affrontate solamente insieme. La scelta di isolarsi, anziché cercare una maggiore integrazione non farebbe che indebolirci. Per questo è importante che gli Italiani residenti in Svizzera con doppia cittadinanza votino No alla votazione del 27 settembre prossimo sull’iniziativa per la limitazione”.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento