Referendum contro le trivelle: “Incomprensibile la posizione dei vertici nazionali”
ROMA, 18 marzo 2016 – “La pronuncia ufficiale dei vertici del Partito Democratico che definisce inutile il referendum contro le trivellazioni in mare e che dichiara l’astensione al voto del 17 aprile è incomprensibile. Una scelta irrispettosa anei confronti dei tanti democratici che questa battaglia stanno portando avanti consapevolmente e che sta coinvolgendo non solo i nostri rappresentanti istituzionali ma anche moltissimi militanti”. Lo dichiara in una nota Alessandro Lepidini Presidente della commissione ambiente del IX Municipio Roma Capitale.
“Ascoltare oggi al Pantheon nel corso dell’apertura della campagna referendaria le durissime critiche nei confronti del nostro partito da parte delle associazioni ambientaliste impegnate per il Sì colpisce profondamente perché dà il senso di un partito che non sta andando nella giusta direzione in materia ambientale”.
“Le dichiarazione dei vertici nazionali che ricorrono all’argomento della conta in Direzione dimostra quanta poca sensibilità ci sia rispetto alla base del Partito, militanti, elettori, dirigenti e amministratori locali”.
“Credo che – prosegue Lepidini – una consultazione pubblica della base fosse la soluzione da utilizzare in questo caso, realizzando una forma di partito che vuol essere veramente democratico. L’appello che mi sento di fare – conclude Lepidini – è di avviare una campagna che riunisca tutti i democratici impegnati per il si al referendum, perché queste battaglie devono essere le nostre, perché c’è un partito democratico che vuole difendere il nostro mare e che intende rilanciare con forza il tema della conversione energetica del nostro Paese”
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