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RECUPERATO UN FRAMMENTO ARCHITETTONICO IN MARMO PRESSO LA FORTEZZA DI ROCCA DI PAPA

RECUPERATO UN FRAMMENTO ARCHITETTONICO IN MARMO PRESSO LA FORTEZZA DI ROCCA DI PAPA
Luglio 06
19:08 2021

 

Torna a far parlare di sé la vecchia Fortezza di Rocca di Papa, ruderi di quell’antico castello appartenuto nel tempo alla Chiesa e a famiglie nobiliari come gli Annibaldi che nel 1425 la vendettero ai Colonna per diecimila ducati d’oro.

Fu nel 1541,in seguito a una controversia con il Papa Paolo III (1533-1549), sulle tasse sul sale e sul focolare non pagati e anzi contestati dai Colonna stessi, che la Fortezza fino ad allora ritenuta invulnerabile per la posizione e le alte mura, venne distrutta con l’artiglieria e capitolò all’assedio di Pier Luigi Farnese. Recuperato dai Colonna dopo alterne vicende, il Castello subì la completa devastazione nel 1577, in seguito a un violento incendio che distrusse la fortificazione.

Per lungo tempo venne utilizzata come cava: tutto il centro storico di Rocca di Papa è stato costruito con il materiale prelevato dai ruderi dell’antico Castello. Si ha testimonianza, tra gli abitanti più anziani del paese, di nonni e bisnonni che ricordavano persone, anche donne, che con le ceste prelevavano, ancora fino agli inizi del secolo scorso, pietre e massi per uso edilizio dalle rovine di quel sito sempre più desolato, confortato solo da una magica visione panoramica che fa rosseggiare il sole sul lontano mare al tramonto.

Ebbene in questi giorni, il 28 giugno 2021 –  poco distante dalle strutture messe in luce  dagli scavi eseguiti nel 2008 con i fondi della Regione Lazio e con la collaborazione scientifica della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, lavori diretti e supervisionati dall’architetto Giancarlo Guzzardi con l’archeologo Emanuele Nicosia, Ispettore della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio -, è stata recuperata una lastra marmorea frammentaria che affiorava dal terreno con la parte decorata non esposta. Il recupero  è stato effettuato  dall’archeologo Franco Arietti, Cittadino Delegato dalla Sindaca Veronica Cimino, al Patrimonio Archeologico. Al recupero hanno partecipato le Forze del Corpo di Polizia Locale e il frammento sarà provvisoriamente conservato presso il Comando della stessa Polizia Locale.

Non recuperata nei precedenti scavi, perché la zona non era stata oggetto di ricerca, la lastra dev’essere affiorata, comunica il dott. Arietti in seguito al dilavamento degli agenti atmosferici, descrivendola in questi termini:

La lastra marmorea presenta un profilo ad L, con il lato corto decorato nella parte rivolta all’esterno. Il rilievo, largo 70 cm e alto 16 cm, presenta un motivo a nastro bisolcato a intreccio vimineo con diagonali e occhiello centrale. La lastra si data pertanto in epoca tardo medievale, probabilmente entro la prima metà dell’XI secolo.

La lastra presenta una superficie liscia all’interno e irregolare nella parte esterna dove appaiono alcune solcature.

Un bel dono alla nostra Rocca di Papa, questo ritrovamento:  abbiamo bisogno di ricostruire, di credere, di risorgere – è il caso di dirlo – dalle macerie della tragica esplosione di due anni fa e dalla forzata emergenza della pandemia.  Rivalorizzare il territorio, con la nostra Fortezza anche la vetta di Monte Cavo, deturpata da tempo dalle orribili antenne.

Questa lastra diventi simbolo di rinascita, di fiducia e speranza. Possiamo farcela.

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