“Recessione e nuove povertà” di Renata Palma
Esplorare la dura realtà di chi è finito a vivere in strada per colpa della crisi economica. Osservare lo stato psicologico di chi si sente ancora una risorsa della società e, suo malgrado, si ritrova solo, emarginato, alla deriva, senza alcuna possibilità di intervenire per mutare rotta o per trovare appigli ai quali ancorarsi. Sentire la voce di chi diventa, ineluttabilmente, un “clochard della crisi” che si ritrova a dormire sotto i ponti e a vivere di espedienti. Renata Palma ha intrapreso un itinerario durato otto mesi durante i quali ha colto le testimonianze amare di uomini e donne che inaspettatamente si sono trovati costretti a condurre un’esistenza ai margini della società.
La decisione di esplorare questa dolorosa realtà è nata a seguito di un casuale incontro in un bar della Capitale con un amico artista che le confessa di dormire da qualche giorno nella propria automobile. Renata Palma si è ritrovata, così, a intervistare i senzatetto sotto i ponti e a realizzare un video di un minuto e mezzo – intitolato I clochard della crisi – allegato al libro. Nel prologo del libro è riportata un’ampia relazione sul tema corredata di esaurienti dati statistici. L’autrice ha stimato che solo a Roma, in soli 15 mesi, ci sono tremila senzatetto in più. Nonna Mirella, Anna, Saverio, Dino, Tonino, Nicolò, Franco, Tiziana e Tony sono solo alcune delle persone che trascinano in sé una sofferenza senza confini che ha colpito il ceto medio del nostro paese. La loro voce e le loro grida di dolore saranno ascoltate da ognuno che leggerà il libro che rappresenta un grande contributo alla conoscenza e al sostentamento del dibattito pubblico. Un fenomeno sociale che non si può e non si deve trascurare. All’inizio di ciascun capitolo è inserita una poesia di una raccolta pubblicata da un clochard nel suo blog ioclochard.blogspot.com
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