Re e Regina; Torre Cavallo e Alfiere
C’era una volta un re; ma non era un re felice, era magro, pallido e con le guance infossate. Era molto vecchio, bisognoso di cure ed attenzioni. Non si spostava mai dalla sua residenza, voleva essere sempre circondato da cortigiani per sentirsi sicuro e protetto ma nonostante questo riusciva ancora a governare con fermezza e decisione. Sempre regale nei suoi vestiti e nel portamento godeva d’una grande ammirazione tanto da venir considerato indispensabile per il sostentamento del regno. Purtroppo c’era la guerra con il regno confinante, anche il re nemico era vecchio e stanco ma nonostante questo i due re si odiavano talmente tanto da non trovare mai la pace.
La regina era molto diversa dal re, ancora giovane e spensierata non aveva paura d’allontanarsi dalla reggia pur sapendo dei pericoli a cui andava incontro. Infatti la guerra con il reame vicino aveva reso pericoloso allontanarsi dal castello ed era necessario avere sempre una scorta per proteggersi dai nemici.
Un giorno la regina stava passeggiando con il suo cavallo, era così tranquilla e spensierata che non si accorse d’essersi allontanata troppo dalla torre. Rimase quindi senza protezione e per di più esposta al tiro d’un alfiere nemico. L’alfiere vide la regina. Era la prima volta che la vedeva e rimase un po’ sorpreso, forse perché non si aspettava di trovarla così facilmente o forse perché non pensava che potesse essere così giovane, così che rimase a guardarla senza muoversi.
Si mosse il suo re ma era troppo vecchio e stanco e si trovava troppo distante per riuscire a raggiungerlo con una sola mossa.
Ora anche la regina si era accorta dell’alfiere nemico ed avrebbe potuto difendersi ma c’era qualcosa di particolare in lui, qualcosa di diverso da tutti gli altri nemici, qualcosa che avrebbe voluto capire prima di farlo uscire dal gioco. Guardandolo stava ferma, immobile a pensare alla mossa che avrebbe potuto fare quando il cavallo credendo di dover difendere la regina spiccò un salto verso il nemico. L’alfiere stava ormai cadendo dalla scacchiera, ma bastò un istante per scambiarsi un ultimo sorriso con la regina ed entrambi capirono come sarebbe stato facile risolvere la guerra con un semplice sorriso.
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