Rassegna Teatrale di Monte Compatri – Cronaca della terza serata
9a Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale – Premio “Città di Monte Compatri
Terza serata – venerdì 14 luglio 2017
Aperta alla partecipazione di compagnie o gruppi teatrali non professionisti.
Gli organizzatori sono l’Associazione Photo Club Controluce e il Comune di Monte Compatri.
Il tentativo di rivolgere i nostri sforzi alla valorizzazione delle numerose realtà culturali – in questo caso, teatrali – esistenti nel territorio è stato corroborato, nelle otto rassegne passate, da un grande successo di pubblico che quest’anno si è dimostrato ancora più grande grazie al caloroso affetto delle numerosissime persone che ogni sera seguono questa manifestazione. Ieri sera, venerdì 14 luglio, cinquecento persone hanno cercato una sistemazione ma non tutte hanno trovato posto nella ‘platea’; molti si sono seduti nelle panchine e altri sono rimasti a occupare i tavolini dei punti di ristoro ma, purtroppo, molti hanno dovuto seguire in piedi lo spettacolo proposto dalla Compagnia La Ribalta di Laghetto: “Il Conte Tacchia” di Claudio Natili e Carlo Giustini, Regia di Marco Domizi, Scenografia di Luciano Gioacchini e Angelo Mariani.
Una commedia musicale che è stata interpretata, cantata e danzata con grande impegno e professionalità da tutti i componenti del gruppo. Il grande successo è stato suggellato dal lunghi e fragorosi applausi.
Note di regia
Siamo nella prima metà dell’800 dove, alla quotidianità delle persone di una Roma Trasteverina, fanno da cornice le vicende scanzonate ma altrettanto pericolose di Nando chiamato dagli amici Er Conte Tacchia. Un apparente bulletto di quartiere, spaccone e senza speranze ma in realtà patriota di un’Italia agli albori e in fermento, pronta a insorgere contro il Potere Pontificio. Nando ama Ninetta, figlia dei proprietari dell’Osteria dell’Orso, e lei a sua volta è talmente innamorata di lui tanto da perdonargli continuamente i corteggiamenti, per altro senza esito, che lui fa solo per puro narcisismo, ad ogni donna del quartiere, senza pensare alle eventuali conseguenze.
È il ritratto del nullafacente di quel tempo, scanzonato, senza voglia di lavorare, con lo sfottò sempre pronto. Questo suo comportamento finirà per metterlo nei guai.
Tutti i personaggi che appaiono nella vicenda sono lo specchio della Roma di quei tempi in uno spaccato di vita reale. Le canzoni, suonate e cantate dal vivo, danno quel tocco di originalità alla commedia e insieme alle coreografie contribuiscono a coinvolgere lo spettatore in un vortice di emozioni.
Questa sera sarà il turno della Compagnia A.A. Artisti Abusivi di Roma.
Il Premio di gradimento del pubblico sarà assegnato da una Giuria popolare composta da molte persone del pubblico. Tutti gli altri premi saranno assegnati da una Giuria tecnica composta da Alberto Ferraro, da Ursula Mercuri, da Lucio Rosato e da me in qualità di direttore artistico della manifestazione.
Al termine della commedia il pubblico ha ricevuto un ‘dono’ inatteso: è salito sul palco un gruppo di una decina di attori canadesi per esibire quanto appreso nel corso della settimana appena trascorsa. Questi attori, studenti di una accademia teatrale canadese, hanno frequentato un corso di formazione sulla Commedia dell’Arte tenuto da Alberto Ferraro. Pur recitando nella loro lingua – il francese -, la capacità espressiva data dalla ‘recitazione del corpo’ ha fornito al pubblico elementi sufficienti per seguire la dimostrazione, capire il significato del racconto scenico e accogliere con un sincero applauso la fine dello ‘performance’.
GRAZIE CONTROLUCE!!!