Rapporto 2007 di Amnesty International
Nelle principali librerie italiane è in vendita il Rapporto 2007 dell’associazione Amnesty International, che documenta la situazione dei diritti umani in 153 Paesi e Territori nel corso del 2006. Nel mettere in luce un mondo devastato da conflitti armati, repressioni e discriminazioni, il rapporto annuale di Amnesty International denuncia che “la guerra al terrore”, condotta da Stati che si considerano democratici, ha prodotto insicurezza e paura all’interno di questi stessi Stati, oltre che morte, violenza ed instabilità nei Paesi dove si voleva combattere il terrorismo. La conclusione è che i diritti umani sono complessivamente in netta diminuzione nel mondo. Gli esempi riportati nel libro sono molteplici: per tutti valga l’esempio degli USA dove, con l’approvazione del Military Commissions Act che ha conferito poteri senza precedenti al presidente di imprigionare chiunque consideri “combattente nemico illegale”, si è arrivati a reprimere il dissenso, oltre che a giustificare la detenzione segreta e l’utilizzo della tortura e della pena di morte. Il Rapporto 2007 vuole sollevare il dubbio che l’obiettivo principale della “guerra al terrore” era proprio “la produzione di insicurezza e paura nei cittadini”, che di certo sono aumentate.
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