Randagismo, recupero dell’ambulatorio veterinario
Il 3 ottobre infatti, il Presidente della Comunità Montana incontra i Sindaci locali e i responsabili dell’Usl per la sottoscrizione del documento che stabilisce in modo chiaro la divisione dei compiti relativi alla gestione associata del servizio tra Asl, Comuni aderenti e Comunità Montana, e che prevede, tra le attività, anche l’attivazione di un Ufficio comprensoriale di tutela degli animali. «Scopo primario della convenzione – si legge nel testo dell’atto – è di favorire il rapporto di convivenza uomo-animale- ambiente. Per ottenere questo risultato, è necessario garantire il rispetto del benessere-animale, la tutela igienico-sanitaria dell’ambiente ed evitare il disagio ai cittadini». Un servizio complesso e costoso che, come sottolineato più volte dal presidente De Righi, trova nella formula associata concepita dall’Ente montano una soluzione più economica e di più facile attuazione. L’ attività individuata in convenzione come prioritaria è la prevenzione del fenomeno, con il controllo dell’aumento degli animali attraverso la cattura, micro-chippatura e sterilizzazione chirurgica; inoltre la custodia e il ricovero temporaneo di cani e gatti randagi, presenti in aree pubbliche o in strutture ad uso pubblico, come piazze, strade, giardini, scuole, cortili di ospedali, case di riposo, ecc.. La struttura deputata a questo tipo di attività è proprio l’ambulatorio veterinario di Rocca Priora, per il quale le previsioni della ditta appaltatrice danno attualmente il termine dei lavori entro novembre prossimo. «Lo stesso tipo di servizio verrà attivato al più presto anche per i comuni Prenestini – assicura il Presidente della Comunità Montana Giuseppe De Righi – dove opereremo in convenzione con l’Usl Rm G, appoggiandoci per le sterilizzazioni all’ambulatorio veterinario di Palestrina, fortunatamente già funzionante e ben attrezzato».
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