Rai 3 del 26/9/10 – Presa diretta – Senza donne – appello a tutte le donne: facciamoci sentire!
Gent. Direttore, lo scorso 26/9 al programma Presa diretta dal tema senza donne, si è parlato della discriminazione di genere femminile presente nel nostro paese.
Questi sono i dati riportati in trasmissione che evidenziano i punti deboli del nostro paese nei confronti di noi donne.
– il tasso di occupazione femminile è pari al 46%, 12 punti percentuali in meno rispetto alla media europea (dati Istat 2009) e 14 punti percentuali in meno rispetto all’obiettivo fissato dal trattato di Lisbona;
– il 27% delle donne lavoratrici esce dal mercato del lavoro dopo la nascita del primo figlio e un altro 15% non rientra più dopo la nascita del secondo figlio (dati Istat-Isfol);
– in Italia il 60% dei laureati è donna e solo il 40% uomo e il 22% delle donne con laurea non lavora contro il 9% degli uomini; – a parità di inquadramento e funzioni, nel nostro Paese una donna percepisce uno stipendio del 21,4% inferiore a quello di un uomo (dati Bankitalia e Istat) ;
– le donne presenti nei consigli di amministrazione delle società quotate in Borsa sono solo il 6%, il nostro Paese si trova al 29esimo posto su 33 paesi censiti (Consob 2009);
– il tempo dedicato alla cura della famiglia e della casa risulta per il 77% ancora a carico delle donne (rapporto CNEL 2010);
– gli asili nido accolgono solo 23 bambini su 100, una percentuale di 10 punti inferiore all’obiettivo fissato dal trattato di Lisbona;
A seguito della trasmissione, una delle tante donne che ha testimoniato la propria esperienza negativa, ha creato un blog per condividere, esprimere e portare avanti unitamente questa lotta di contrasto alla discriminazione di genere nel nostro paese.
L’obiettivo è quello di creare una realtà riconosciuta che possa contrastare la discriminazione, incrementare le quote rosa al 40% nei cda ed in tutte le più alte cariche pubbliche e private del nostro paese, ma anche sviluppare pari opportunità, rispetto dell’art.9 della legge 53/2000 per favorire elasticità di orario per mamme con figli piccoli, incremento e diffusione di asili nido in tutti i comuni italiani.
Nella trasmissione è stato fatto un raffronto con la Norvegia dove l’ex parlamentare Gabrielson nel 2001 ha presentato la legge per portare al 40% la presenza delle donne non solo in parlamento ma anche nei cda delle società quotate in borsa, tra l’altro in Norvegia se una società quotata perde il 40% di presenza femminile nei cda, rischia l’esclusione dalla borsa e la chiusura dell’attività.
In Francia invece sono sviluppati asili nido familiari e pubblici, con notevoli sostegni alla famiglia, in Spagna invece c’è la tutela delle immagini femminili negli spot e programmi televisivi ed in Italia?
Esiste la direttiva europea che impone molti obblighi al nostro paese, giusti o sbagliati che siano, dobbiamo comunque adeguarci, tra cui la pari opportunità.
Nella trasmissione – Che tempo che fa – con il giornalista Fabio Fazio, è stato intervistato il Prof. U.Veronesi, noto oncologo di fama mondiale che ha evidenziato queste discriminazione affermando che il nostro paese non ha cultura e struttura per adeguarsi alla pari opportunità ma questo non vuol dire che non si possano adottare misure, educare, formare l’individuo al progresso culturale e sociale;la stessa Prof. Montalcini, vittima anche lei di discriminazione, ha portato nella trasmissione di Che tempo che fa, la
sua esperienza raccontando le sue lotte fin dai tempi del suo corso di laurea in medicina.
Ora alla luce di questi dati, testimonianze e realtà italiana, vorrei lanciare un appello alle donne lettrici del vostro giornale, speroanche con il vostro sostegno e con il sostegno dei politici ed istituzioni, affinché noi donne possiamo costituirci in una realtà riconosciuta, per promuovere azioni che favoriscano la pari
opportunità, l’incremento delle quote rosa, il rispetto delle leggi italiane ed europee e quindi l’incremento della nostra presenza pari al 40% nei cda, nel governo ecc e quindi portare avanti con determinazione questo obiettivo – quote rosa.
Cordiali saluti
e.mail: patty.demeo@gmail.com
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