Quando c’eri
Settembre 12
10:17
2009
Quando c’eri e mi davi giovinezza
e camminavo nel verso del mondo
nasconderti era facile, portarti
nell’impeto infantile d’una corsa
sospinto dalla voce ancora viva
che mi batteva dentro il sangue: facile
era difenderti agli sguardi e vivere
sulla tua calda riva.
Ma ora sei sulla mia fronte un’ombra,
dentro il mio sguardo che si opaca passa
scoperta la tua immagine, si legge
nelle mie mani che tremano il tuo nome.
E non so più, mi chiedo
se avevamo ragione di piangere
quando la nostra vita ci appariva
un cielo inquieto di foschia su un lago,
o, come un incubo, se ci coglieva,
col suo stupore, la felicità.
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