Protesta contro la cementificazione durante il Consiglio Comunale di Marino
Sono state mostrate in aula le foto che riprendono lo scempio attualmente in corso nell’area archeologica di “Mugilla”, ormai ridotta ad un’immensa “groviera” dalle ruspe per effettuare i sondaggi archeologici propedeutici alla costruzione di 17 palazzi intorno alla scuola elementare e a quella per l’infanzia di via Maroncelli.
Per questa speculazione edilizia e per quella ancor più mastodontica prevista lungo via del Divino Amore, l’acqua potabile non è stata garantita da ACEA ed è inoltre necessaria la costruzione di un nuovo depuratore.
Per i quattro palazzi che godono di “permesso a costruire” in area “Mugilla”, il Comune di Marino ha invece dichiarato che potranno allacciarsi all’attuale depuratore.
Facciamo notare la gravità del fatto che le società che stanno tentando di ergere il nuovo quartiere attaccato alle due scuole di via Maroncelli, non hanno effettuato i necessari rilievi di flusso di CO2, anche perché è stata la stessa Regione Lazio ad esentarli non includendoli nelle prescrizioni nonostante esista una determina regionale che impone questi controlli. Se venisse riscontrata una concentrazione di CO2 superiore al 5% infatti non potrebbe essere costruito nulla, mentre tra l’1% e il 5% vengono posti una serie di paletti che renderebbero l’investimento dei palazzinari molto meno conveniente e molto più oneroso da sostenere.
Il Comune di Marino sta fattivamente lavorando a favore di questi progetti edificatori in due modi: tramite gli uffici tecnici preposti e con l’intervento politico diretto del sindaco Silvagni sostenuto dalla sua giunta.
La Regione Lazio guidata da Zingaretti e dall’assessore Civita lascia fare, non revocando le delibere della Polverini.
Il TAR ha da tre anni nei suoi cassetti i nostri primi ricorsi presentati nel 2012 (ai quali sono seguiti quelli del 2013). Abbiamo quindi formalmente chiesto tramite i nostri legali una fissazione dell’udienza.
Da parte nostra stiamo ragionando su quali altre iniziative portare avanti insieme alla popolazione sulla quale sta per abbattersi non una calamità naturale ma l’ennesimo scempio causato dagli interessi economici di natura prettamente umana.
Dopo l’assemblea pubblica alla scuola “Verdi”, la passeggiata archeologica a “Mugilla” e la partecipazione “attiva” all’ultimo consiglio comunale possiamo affermare che la presa di coscienza da parte della cittadinanza si sta trasformando in qualcosa di più concreto.
La partita è ancora tutta da giocare, la lotta sarà lunga e siamo certi che la popolazione saprà organizzarsi adeguatamente rispetto alla posta in gioco.
Marino, 2 aprile 2015
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