Prospettive per l’artigianato
Da tempo, vari artigiani ritenevano necessario riattivare l’associazione, che per motivi vari aveva perso smalto e presenza nel territorio.
Il 10 marzo un’assemblea di oltre 40 artigiani si è incontrata nell’aula consiliare del Comune, prendendo coscienza della necessità di rilanciare l’artigianato. Dietro la spinta dell’assemblea è stato proposto un gruppo ristretto (circa 20 artigiani) per organizzare un direttivo e proporre uno statuto da sottoporre all’assemblea. È su questo punto che si blocca la progressione dell’associazione, la definizione di uno strumento, primario come lo statuto, da cui scaturiscono la struttura dirigenziale e le regole fondamentali della costituenda associazione. Una nuova convocazione dell’assemblea, per il 18 marzo, non è stata in grado di produrre le necessarie garanzie di rappresentanza unitaria. Si rende, forse opportuno, definire alcuni principi di massima attinenti all’organizzazione.
Gli obiettivi dell’associazione diventeranno un nuovo ed utile strumento per gli iscritti: consulenze sul lavoro, corsi per la sicurezza, visite mediche, consulenze commerciali e legali, collaborazione tra imprese e quanto altro interessa burocraticamente e legalmente una ditta artigiana. Sarà chiaramente una nuova forza nel territorio, in grado di interloquire con l’Amministrazione Comunale, di proporre progetti e recuperi del territorio, di offrire garanzie nell’esecuzione dei lavori e di manutenzione ai cittadini e, non ultimo, avviare una collocazione territoriale per l’impiego giovanile. Coinvolgere tutti gli artigiani locali significa sviluppare uno strumento a disposizione di tutti, non un’associazione a vantaggio di pochi, che rischi di monopolizzare l’economia locale.
Molti altri devono essere gli obiettivi dell’associazione, tra cui evitare la selvaggia aggressione del territorio che è stata perpetrata negli anni passati, contribuire a recuperare un rapporto uomo-territorio che tra 10/20 anni sia garanzia di sviluppo e non di sostenere l’ennesima chiusura di un territorio destinato al collasso. Riconquistare dignità e pregio di un centro storico di carattere contadino, con lo sviluppo contiguo del centro urbano e delle nuove periferie, realizzando servizi e strutture pubbliche e recuperando edifici comunali e zone demaniali.
Un progetto di ampio respiro, in accordo con l’Amministrazione, intenta a proporre il nostro paese come meta turistica o residenziale della capitale. Anche questo può incrementare lo sviluppo artigiano.
Il dialogo è aperto, la soluzione, ci si augura, rapida e condivisa.
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