Prorogata la mostra “imaginarii”
Sino al 20 febbraio 2016
e presenta tre libri d’artista inediti dedicati ai protagonisti della mostra inaugurale curata da Francesco Stocchi
La Fondazione Carriero, considerato il grande successo riscosso in questi primi mesi di apertura, estende la durata della mostra inaugurale imaginarii, a cura di Francesco Stocchi, fino a sabato 20 febbraio 2016.
L’esposizione raccoglie opere di Gianni Colombo, Giorgio Griffa e Davide Balula in un percorso corale a tre voci che indaga la concezione contemporanea dello spazio e il rapporto dialogico dell’opera con l’ambiente.
Appositamenta concepita per la sede della Fondazione, Casa Parravicini, nel cuore di Milano, imaginarii esamina l’opera di tre artisti che abbandonano il concetto di arte come immagine, costruendo uno spazio esperienziale. Le opere di Gianni Colombo sono presentate in una nuova contestualizzazione, in un ambiente unico e immersivo; il non-finito di Giorgio Griffa suggerisce il passaggio dalla seconda alla terza dimensione, estendendo lo studio del colore, della forma e del tempo dalla tela allo spazio circostante; infine la spazialità di natura processuale di Davide Balula parte da oggetti, consuetudini o eventi di ordine comune per costruire un’anima mundi in cui l’immaginazione diviene comunicazione con l’universo stesso.
Sculture, dipinti, installazioni e documenti, integrati da opere storiche o lavori appositamente commissionati, per mostrare come l’immaginazione può condurci attraverso l’arte in uno spazio nuovo.
L’esposizione, aperta gratuitamente al pubblico da settembre 2015 e corredata da un catalogo, sarà presto accompagnata anche da tre preziosi volumi, stampati in edizione limitata. Giorgio Griffa e Davide Balula presentano due libri d’artista, in cui i testi del catalogo di imaginarii – scritti da Gavin Delahunty per il primo e da Adam Kleinman per il secondo – accompagnano opere inedite.
Giorgio Griffa presenta Pennino e inchiostro di china, dove in tavole minimali dalla composizione impeccabile l’artista tira le fila della ricerca formale sul linguaggio, vera cifra stilistica della sua poetica.
Davide Balula stupisce con il volume Orologio. Movimento a tre mani, spartito inedito, frutto della sua esperienza di musicista e cantante.
Il volume Gianni Colombo, invece, con testi di Gianni Colombo, è la ristampa di un catalogo del 1968 prodotto per la mostra che l’artista tenne alla Galleria L’Attico di Roma, con l’aggiunta di alcuni progetti inediti dell’opera Spazio elastico. Un’operazione editoriale che si inserisce nel lavoro di ricerca filologica sull’artista che la Fondazione Carriero ha portato avanti per imaginarii, avvalendosi della preziosa collaborazione dell’Archivio Gianni Colombo e di altre istituzioni culturali milanesi, in un’ottica di sistema.
In concomitanza con la proroga della mostra fino al 20 febbraio, ripartono anche le attività dedicate alle Famiglie. Dopo il successo dei primi quattro appuntamenti, la Fondazione mette in calendario altre sei date in cui i piccoli visitatori dai 6 agli 11 anni d’età – più piccoli se accompagnati dai genitori – potranno visitare la mostra inaugurale tramite percorsi studiati appositamente per loro.
I laboratori si terranno ogni sabato dal 16 gennaio al 20 di febbraio, con il seguente calendario: sabato 16, 23 e 30 gennaio e sabato 6, 13 e 20 febbraio 2016, alle ore 16.00. L’ingresso e il laboratorio sono gratuiti fino a esaurimento posti e la visita guidata più il laboratorio dureranno circa un’ora e mezza. È richiesta la prenotazione.
La Fondazione Carriero inizia il nuovo anno presentandosi ancora una volta nella veste di spazio dinamico e inclusivo, un polo che arricchisce gratuitamente l’offerta culturale di Milano promuovendo, valorizzando e divulgando l’arte moderna e contemporanea.
GLI ARTISTI
Davide Balula (Vila dum Santo, Portogallo 1978) è un artista francese che vive e lavora tra Parigi e New York. Nelle sue indagini sui processi tecnologici, fisici e biochimici, Balula spesso contempla il ruolo dello spettatore. La sua pratica multiforme coinvolge scultura e pittura, musica e performance. Quest’anno, il lavoro di Balula è stato incluso in Rockaway!, press oil MoMA PS1, Rockaway Beach, New York; Des choses en moins, des choses en plus, al Palais de Tokyo, Parigi; PLIAGE/FOLD, Gagosian Parigi e Shit and Die, in mostra a Palazzo Cavour a Torino.
Gianni Colombo (Milano, 1937 – Melzo, 1993), protagonista di fama internazionale dell’arte cinetica o programmata. Esponente del Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo, Devecchi, Varisco), Colombo aveva la volontà di superare la concezione tradizionale di opera d’arte, di trasformare gli spettatori in tecnici. L’artista sperimenta nuovi equilibri per modificare le sensazioni dello spettatore, stupendolo attraverso la creazione di luoghi sinestetici, campi d’interazione tra i vari organi sensoriali. La volontà è quella di turbare la passività percettiva dei luoghi, dalla galleria al museo, dalla casa al palazzo, mostrando l’inerzia del loro utilizzo.
Giorgio Griffa (Torino, 1936) è tra i principali e più originali esponenti della pittura analitica. Nel 1968, Griffa abbandona la pittura figurativa e inizia a portare sulla tela quei segni elementari che caratterizzano il suo lavoro. Dipinge principalmente con colori acrilici a base acquosa su tela grezza (iuta, canapa, cotone e lino) non preparata, né montata su telaio, che viene poi fissata direttamente alla parete. Quando non sono esposte le sue opere vengono ripiegate e impilate, con la formazione di conseguenti pieghe che creano una “griglia” che soggiace alla pittura. In linea con l’idea che la pittura sia un “costante non finito”, molte delle sue opere mostrano infatti un deliberato punto di sospensione. La sua produzione artistica si articola sugli elementi tradizionali della pittura e include anche acquarelli e incisioni.
IL CURATORE
Francesco Stocchi (Roma, 1975) è curatore di Arte Moderna e Contemporanea presso il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam dal 2012. Ha curato mostre in diverse parti d’Europa e negli Stati Uniti. Pubblica e tiene regolarmente lectures sull’arte e sulla cultura visuale. È inoltre editor della rivista annuale AGMA, dedicata all’exhibition making.
La Fondazione Carriero
La Fondazione Carriero nasce nel 2014 dalla grande passione del suo fondatore per l’arte e dal suo desiderio di condividere questa passione con il pubblico. È un ente non-profit che affianca le attività di ricerca alla commissione di nuove opere per mostre tematiche, personali e collettive.
Con la creazione di uno spazio gratuito accessibile a tutti, la Fondazione si propone di promuovere, valorizzare e divulgare l’arte e la cultura moderna e contemporanea, agendo come polo culturale in collaborazione con gli artisti contemporanei più affermati e innovativi, dedicando spazio anche agli artisti emergenti e ai nomi degni di riscoperta della migliore tradizione storica. In un’ottica che combina riscoperta e sperimentazione, la ricerca di ogni forma d’espressione intellettuale si accompagna con la commissione di nuove opere.
La proposta espositiva sarà affiancata da attività di approfondimento (conferenze, incontri con artisti, curatori e critici, presentazioni di libri) e correlata da pubblicazioni (cataloghi di mostre, interviste con gli artisti), con l’obiettivo di rendere lo spazio dinamico e sempre vivo.
Casa Parravicini è uno spazio di eccellenza, immerso in un contesto storico, una casa-museo intima e privata dove il pubblico può scoprire e conoscere il mondo dell’arte contemporanea in tutte le sue espressioni: dalla pittura alla fotografia, dalle sculture alle performance.
Le tematiche trattate sono approfondite in attività collaterali quali incontri con artisti e curatori, conferenze e presentazioni di libri. Ai piccoli visitatori è invece dedicato il progetto Educational, per bambini tra i 4 e i 12 anni.
Casa Parravicini
La Fondazione Carriero ha sede in via Cino del Duca 4, nella zona centrale di San Babila, all’interno di Casa Parravicini, uno dei pochi edifici privati di Milano risalenti al ‘400.
Commissionato dalla famiglia Parravicini, da cui prende il nome, l’edificio è una residenza gotica interamente costruita in mattoni di cotto, con un portale d’ingresso a tutto sesto poggiato su stipiti di pietra e un archivolto decorato con motivi geometrici. La facciata, definita dalla sagoma aggettante del camino e dalle cornici tortili delle finestre, spicca in contrapposizione con l’adiacente Palazzo Visconti di Modrone e il suo stile rococò. Gli interni sono stati riadattati da Gae Aulenti nel ’91, quando Casa Parravicini ha ospitato la sede di una banca privata.
Oggi, lo spazio espositivo conta 500 metri quadrati e si compone di sette sale: tre al primo piano, altre tre al secondo e un’unica grande sala all’ultimo piano, che si trova all’interno dell’adiacente Palazzo Visconti, comunicante con Casa Parravicini.
Se le sale dei primi due piani sono ambienti semplici, minimali, impreziositi dal soffitto originale a cassettoni del ‘400, il terzo piano contrasta con quelli precedenti per le sue pareti e i suoi soffitti decorati con affreschi del ‘600.
La Fondazione Carriero è una contemporanea casa-museo dove il contesto storico del sito si fonde con l’innovazione rappresentata dall’arte contemporanea.
INFORMAZIONI PRATICHE
imaginarii
Gianni Colombo, Giorgio Griffa e Davide Balula
a cura di Francesco Stocchi
Da giovedì 16 settembre 2015 a sabato 20 febbraio 2016
Chiusura natalizia: chiusi da domenica 20 dicembre 2015 a venerdì 8 gennaio 2016
Fondazione Carriero
via Cino del Duca 4 – 20122 Milano
Orari: aperto tutti i giorni su appuntamento
Sabato accesso libero dalle 11.00 alle 18.00
Domenica chiuso
Informazioni e prenotazioni
info@fondazionecarriero.org
Tel. +39 02 36747039 +39 02 36747039
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