Proposto l’esperanto al Parlamento Europeo
La parlamentare europea Ljudmila Novak, slovena, ha presentato, numero di protocollo PE 416.668v01-00, il 21 gennaio 2009 al Parlamento Europeo nella Commissione per la Cultura, nel quadro del dibattito sulla relazione sul multilinguismo di Vasco Graca Moura, le seguenti tre proposte di modifica dell’articolo 4:
Proposte di cambiamento:
4a. (nuovo testo) …constata che il principio di rispetto della eguaglianza dei diritti non puo’ essere assicurato se si usa una lingua nazionale (l’inglese) come “lingua franca”.
4b. (nuovo testo) …propone che, conservando ed usando lingue vive, apprezzando la diversita’ linguistica e stimolando l’apprendimento di diverse lingue, si studi la possibilita’ e l’utilita’ di introdurre una lingua comune pianificata nella Unione Europea, per esempio l’esperanto. Solo essa potrebbe facilitare la comprensione in Europa e con gli abitanti di altri continenti, perche’ essa e’ semplice da imparare e da usare.
4c. (nuovo testo) constata che l’introduzione dell’euro come moneta comune europea ha facilitato notevolmente il commercio tra gli stati ed ha aiutato la crescita economica ed una maggiore stabilita’ nell’Unione Europea. Effetti simili potrebbero aversi anche dall’introduzione di una lingua comune di comunicazione, la quale in nessun modo impedirebbe o limiterebbe l’uso delle lingue nazionali e delle altre lingue vive usate nella Unione Europea.
Esperanto Italia – FEI
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