Processo per traffico illecito dei rifiuti nel frusinate
Processo per traffico illecito dei rifiuti nel frusinate, Legambiente ammessa come parte civile
“Dalla parte di cittadini, ambiente e in nome del popolo inquinato”
Nell’udienza preliminare che si è svolta mercoledì 3 novembre dinanzi al GUP (Giudice di Udienza Preliminare) di Roma, Dott. Marino, Legambiente Lazio è stata ammessa come parte civile, al fianco di molti Comuni della Provincia di Frosinone, nel processo per traffico illegale dei rifiuti nel territorio del frusinate. Il procedimento giudiziario è in corso sull’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti il cui destino finale era quello di una discarica nel Comune di Roccasecca, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata, inosservanza delle prescrizioni contenute nell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), in cui risultano imputate 31 persone fisiche e 11 persone giuridiche, con riferimento ai diversi capi formulati.
“Dalla parte di cittadini e ambiente, in questo processo così anche come in tutte le azioni per lo sviluppo di un ciclo sano dei rifiuti, che contrasti ogni tipo di illecito, con la forza positiva dell’economia circolare – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Chiederemo giustizia in nome del popolo inquinato, nei confronti delle ecomafie e di reati ambientali che hanno devastato il territorio, in questo caso, in giudizio al fianco delle amministrazioni comunali locali, con il grande impegno del nostro Centro di Azione Giuridica”. L’associazione del cigno verde, infatti, è costituita in giudizio grazie agli atti predisposti dall’avv. Marina Cenciotti membro del CEAG (Centro di Azione Giuridica) di Legambiente Lazio e dall’Avv. Diego Aravini, presidente del CEAG, che seguiranno il processo.
Roberto Scacchi
Presidente di Legambiente Lazio
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