Presentazione della ricostruzione del “Repositorium” del Museo di Fossanova
il triennio, che da questo anno giungerà al 2025, è connotato da una straordinaria congiuntura di date che si incrociano intorno a ricorrenze importanti relative alla figura di San Tommaso d’Aquino: nel 2023 ricorrono i 700 anni dalla canonizzazione, nel 2024, i 750 anni dalla morte, avvenuta a Fossanova, e, nel 2025, gli 800 da quella che è stata fissata come data della sua nascita.
Ritenendo questa un’occasione unica per le nostre generazioni, non potevamo trascurare di coglierla, nel senso di restituirla alla comunità locale e, più in generale, al Paese che hanno avuto il privilegio di avere tra i propri conterranei uno studioso e un Santo di eccezionale levatura, in termini di iniziative, studi, seminari, incontri sul suo pensiero e sulla sua opera.
Per questo abbiamo formalizzato un Accordo di Valorizzazione fra il Comune di Priverno, la Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, la Direzione Regionale Musei Lazio, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, che avesse lo scopo di attuare un Piano strategico di Sviluppo Culturale per le celebrazioni in onore di San Tommaso d’Aquino e, dopo averlo firmato e dopo aver presentato il Comitato Scientifico, di cui fanno parte studiosi ed esperti cui è affidato il compito di elaborare il Progetto culturale, iniziano a concretizzarsi le prime iniziative che andranno ad animare il Triennio Tomistico.
E si comincia sabato 10 giugno 2023, nel Borgo di Fossanova, con la presentazione della ricomposizione di un prezioso reperto che va ad arricchire il Museo Medievale e che offre importanti spunti di riflessione di natura teologica, storica e artistica che ci riportano agli anni di San Tommaso. Si tratta di un interessante e raro Repositorium eucaristico in pietra di pieno Duecento, un tabernacolo che prende finalmente forma, dopo tanto studio e grazie all’aiuto delle nuove tecnologie, per ridare vita a quei bellissimi frammenti policromi, alcuni anche iscritti, che facevano parte di uno degli elementi più significativi dell’arredo liturgico della chiesa abbaziale, ritrovati nascosti all’interno di un muro tardo dell’Abbazia.
La presentazione del Repositorium eucaristico, che abbiamo voluto far coincidere, significativamente, con la festività del Corpus Domini, è affidata all’autorevolezza di esperti e studiosi che ne evidenzieranno tutti i suoi profondi significati, liturgici e artistici, e tracceranno la storia della sua complessa musealizzazione.
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