PRESENTATO IERI UN NUOVO LIBRO: LA STORIA DELLA STRANA COMPAGNIA
Alla calda luce del tramonto, nell’accogliente Bistrot 235 a Rocca di Papa, è stato illustrato e descritto, ieri 16 settembre, un nuovo volume che nelle librerie delle nostre case non dovrebbe mancare: si tratta della bella storia che riguarda uno dei vanti di noi rocchegiani, la Strana Compagnia. Mario Giovanetti, fondatore di questo gruppo teatrale amatoriale, nonché autore di numerose commedie dialettali, ha approfittato di questo forzato tempo di inattività durante la pandemia per realizzare un’opera – La storia della Strana Compagnia – appunto, che racchiude in un centinaio di pagine più di venticinque anni di storia e il lavoro di amici rocchegiani… lavoro? Magari tutti i lavori fossero divertenti e piacevoli come quello che i numerosi attori affrontano ogni volta che si mette su un nuovo pezzo teatrale!
Presenti tra il selezionato pubblico anche loro, gli interpreti: abili realizzatori di spaccati di vita paesana portati in scena, fino alla penultima commedia, solo da attori che, all’occorrenza presentavano una femminilità straordinariamente comica. Spiega infatti Mario, non trovando nei lontani anni ’90 del secolo scorso ragazze disposte a recitare in dialetto, anche i ruoli femminili dovevano essere affidati agli uomini, con un’imprevedibile molla di ilare divertimento che ha portato al successo in tutti questi anni.
Nel libro, presentato insieme, sono raccolti anni di successi, documentati da una ricca iconografia che raccoglie fotografie, locandine, biglietti e testimonianze scritte di qualcosa che, molto spesso viene fatta senza troppi clamori: la beneficienza. Tutto il ricavato degli spettacoli, infatti, compreso quello che sarà concretizzato dalla vendita di questo nuovo volume, tolte le spese andrà in beneficenza.
Durante l’evento, intervallato dalla musica e dal canto di Paolo Valbonesi – sempre attivo e disponibile alle iniziative che riguardano la nostra cultura – sono state proiettate alcune tra le più esilaranti scene delle commedie realizzate, comprese quelle nelle quali si è verificata una grande innovazione nella Strana Compagnia: l’inserimento di interpreti femminili, scelta della quale Mario è convinto e orgoglioso assertore.
Non è mancato il momento di commozione ricordando come, per alcuni amici del gruppo, la presenza collettiva di tutti abbia potuto essere prezioso sostegno nei momenti non facili che la vita ci mette davanti e proprio questa circostanza è la conferma che il teatro è amicizia e preziosa condivisione.
Al termine della bella serata un apericena, nel rispetto delle norme anticovid, ha chiuso convivialmente l’incontro al quale seguirà – Mario ha spoilerato il finale -, quando l’emergenza potrà permetterlo la realizzazione della commedia più bella: la prossima!
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