Presentata al “Tognazzi” la ricerca “Storie da una città che non si arrese”
Nonostante la tempesta, oltre ottanta persone hanno partecipato alla presentazione del lavoro di ricerca “Storie da una città che non si arrese”, curato da Antonietta Lucchetti insieme a Memoria ‘900 nell’ambito del più ampio progetto finanziato dalla Regione Lazio. Al Teatro “Tognazzi” in tanti sono stati incuriositi dalle storie dei sovversivi, anticipate dalla proiezione di un booktrailer realizzato dall’Associazione e interpretato da Angelo Vanni, Patrizia Bigi ed Emanuele Cammaroto per la regia di Gaetano Campanile e il supporto tecnico di Adriano Morelli. L’evento è stato sostenuto e finanziato da Unicoop Tirreno.
La presidente Emanuela Treggiari ha dato il benvenuto alla platea ripercorrendo gli intenti che hanno mosso Memoria ‘900 e i suoi soci a lavorare a questo progetto, dando man forte ad Antonietta Lucchetti per la pubblicazione del libro. Nel ringraziare Unicoop Tirreno per aver sostenuto l’iniziativa di presentazione e la casa editrice De Cultura per la collaborazione al libro, ha quindi lasciato la parola all’autrice, intervistata da Rocco Della Corte.
La ricerca racconta tante storie, alcune più brevi e altre più lunghe: nessuna è stata esclusa perché ogni vicenda “ha la sua dignità e merita di essere riportata”, ha detto Antonietta Lucchetti. “Erano sovversivi tutti coloro che si ribellavano in qualche maniera all’ordine costituito: insegnanti, notai, avvocati, contadini, uomini e donne di ogni classe sociale”, ha proseguito. Non mancano personaggi illustri che hanno poi caratterizzato la vita amministrativa di Velletri come ad esempio Mario Barbetta, futuro sindaco, o Paolo Colombo, a cui è dedicato l’Ospedale. E altri personaggi come Romolo Tranquilli, fratello di Ignazio Silone. Una parte importante e corposa del libro è dedicata alla presenza femminile nei vari fascicoli. Il Casellario Politico Centrale schedava tutti i possibili sovversivi e tra questi c’erano diverse donne, come Cesira Fiori, Margherita Vauthier o Fidalma Arseni: “testimoniano con le loro storie il coraggio delle donne”, ha sottolineato Lucchetti. Fra le letture una è stata dedicata alle Osterie, a cura di Emanuele Cammaroto: luoghi di aggregazione ma anche centri propulsori di idee anti-sistema che venivano attenzionate dalle autorità. In chiusura la lettura di Eliana De Marzi, nipote di Fidalma Arseni, ha toccato il cuore.
Prima del firma-copie ha portato il proprio saluto Amedeo Angeletti, vice-presidente di Unicoop Tirreno, il quale ha ringraziato l’Associazione Memoria ‘900 per il supporto e lodato l’iniziativa che la stessa Unicoop ha sostenuto consentendone la realizzazione. L’appuntamento con Memoria ‘900 è alle prossime iniziative: già all’orizzonte, con il nuovo anno, ci sono ricerche approfondite e storie da far emergere e condividere per restituirle alla città.
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