Presentata a Palazzo Savelli, in Albano, la nuova opera di Alberto Crielesi
presenza delle Autorità e di un numerosissimo e attento pubblico, è stato presentato il libro: “Le Dimore Storiche di Albano – La Città Dimenticata”, ultima fatica del dottor Alberto Crielesi. Il Sindaco di Albano Laziale, dottor Nicola Marini, ha recato il suo saluto personale e quello dell’Amministrazione Comunale, mentre l’avvocato Marco Camilli, Presidente del Rotary International – Distretto 2080 – Club Albano Laziale “Alba Longa”, che ha coordinato gli interventi, ha evidenziato la grande attenzione che l’associazione da lui presieduta ha sempre riservato alla cultura, anche in stretta collaborazione con l’istituzione comunale. Infine, ha ringraziato il suo predecessore, Pass President, dottor Agostino Santacroce, per la costanza e la passione con la quale ha sempre svolto la sua attività istituzionale.
L’opera è stata esaurientemente illustrata, sia dal professore emerito Francesco Gandolfo, titolare della cattedra di Storia di Arte Medievale presso l’Università di Tor Vergata in Roma, che ne ha evidenziato, particolarmente, l’aspetto storico-sociale caratterizzante l’intera opera; sia dall’architetto Costantino Centroni, già Soprintendente ai Beni Artistici, Architettonici e Paesaggistici del Lazio, che ha esordito tratteggiando, a grandi linee, la figura umana e professionale del dottor Crielesi e incentrando, poi, il suo intervento nel rilevare come tale pubblicazione possa costituire un punto fermo dal quale partire per intraprendere un serio recupero urbanistico della città, e, infine, sia dallo stesso Autore che ne ha enunciato un breve, quanto intenso, e appassionante sunto, rilevandone i passaggi più belli e significativi.
Il volume, realizzato con il patrocinio del Comune di Albano Laziale e del Rotary International – Distretto 2080 – Club Albano Laziale “Alba Longa”, costituisce il proseguimento ideale di altre due precedenti pubblicazioni, sempre dello stesso autore: l’interessantissima riedizione della “Storia di Albano” – l’indimenticato libro del Canonico don Francesco Giorni del quale lo stesso Crielesi ha curato l’introduzione – e del successivo volume: “Albano dimenticata – Dimore storiche, fatti e personaggi”. Quest’ultima pubblicazione del 2009, a suo tempo, era stata ideata come una miscellanea dei vari scritti riguardanti Albano; mentre, questa nuova opera è stata concepita come un vero e proprio catalogo, composto di una monografia per ognuno dei Casini o Palazzetti, accompagnata da una doverosa nota sui suoi vari committenti e utilizzatori che, nel tempo, li avevano abitati. E proprio per rendere immediatamente individuabile l’ubicazione attuale e facilitarne la lettura, le dimore storiche sono state raccolte, sistematicamente, in Borghi [Quartieri], muniti di una planimetria e di una nota storica con un indice che evidenzia la posizione degli stabili trattati.
Crielesi, così, ancora una volta, torna a onorare Albano Laziale con una nuova opera, altrettanto interessante delle precedenti e, certamente, di notevole pregio, che giunge a colmare un vuoto impressionante nella lunga storia della Città. Quest’ultima, ardua fatica, offerta, come di norma, gratuitamente, agli albanensi e costata più di cinque anni d’instancabile lavoro di ricerca presso gli archivi più importanti del nostro Paese e dello Stato Città del Vaticano, trova la sua degna realizzazione in un volume ricchissimo di utili informazioni e di splendide e interessantissime illustrazioni. Il corposo testo che, per ragioni di opportunità editoriale, è stato diviso in due tomi di circa 350 pagine ciascuno, corredato da ben 1742 note d’archivio, prende in esame un lunghissimo periodo storico che dai primi del Seicento giunge fino ai giorni nostri e ricostruisce, attraverso un’attenta e puntigliosa disamina di testi, antichi e moderni, e, soprattutto, di documenti inediti, non solo la storia di ogni singolo palazzo, patrizio e non, ma, anche, le complesse vicende che hanno visto protagonisti i loro proprietari e inquilini.
Non esitiamo a definire ‘fondamentale’ questa nuova opera del dottor Alberto Crielesi che, a nostro modesto parere, è destinata a lasciare un segno profondo nel panorama culturale della Città, e non solo.
Edoardo Silvestroni
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