Premio San Bernardino
Sono stati l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e Dove, noto brand della multinazionale Unilever, ad aggiudicarsi l’XI edizione del Premio San Bernardino per la pubblicità socialmente responsabile.
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo questa mattina nell’Auditorium “Beato Giovanni Paolo II” della Pontificia Università Urbaniana a Roma, al termine di due sessioni di workshop sul complesso rapporto tra etica e advertising cui sono intervenuti esperti del mondo della comunicazione.
‘Mettici il cuore’, lo spot dell’Ospedale Bambino Gesù, che concorreva nella sezione no profit, è stato premiato “per l’uso delicato e sapiente di un cartoon efficace, originale nell’idea, ma realmente vicino e comunicativo al mondo dei bambini e dei sostenitori grazie anche ad una animazione capace di commuovere e coinvolgere”.
«Il nostro è un piccolo contributo che ha voluto dare visibilità a un caso sociale di eccellenza italiana, trasmettendo al contempo un messaggio positivo; quando poi l’obiettivo è così importante, si è contenti di lavorare, letteralmente, con il cuore», ha commentato Pino Rozzi, direttore creativo esecutivo dell’agenzia 1861united produttrice dello spot.
Il video virale di Dove, “Camera Shy”, che, invece, partecipava nella sezione profit, ha ricevuto il riconoscimento perché, “pur veicolando un messaggio commerciale, è riuscito a comunicare efficacemente, in modo moderno, multiculturale e multigenerazionale un forte messaggio sociale, quale l’accettazione di sé. Lo spot invita in modo gioioso a riscoprire la bellezza, tipicamente infantile, di specchiarsi senza complessi nella telecamera”.
«Il nostro impegno è volto a valorizzare la bellezza delle donne prescindendo dall’aspetto esteriore. Nelle nostre campagne di comunicazione – ha evidenziato Antonio Giglio, brand manager di Dove – abbiamo sempre dato spazio a donne vere e non modelle per valorizzare la bellezza autentica, non stereotipata. Con il progetto Dove Autostima ci siamo posti l’obiettivo di aiutare 15 milioni di ragazze al mondo a sviluppare sin da piccole un rapporto positivo con il proprio corpo, affinché abbiano maggiore sicurezza in se stesse da adulte. Con l’ultimo spot Dove, ‘Camera Shy’, volevamo proprio far riflettere tutte le donne sulle proprie insicurezze, le stesse che un tempo, da bambine, non avevano affatto».
Tra le campagna finaliste di questa XI edizione, figuravano Lilt Ferrara – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori; Croce Rossa Italiana e Lega del Filo d’Oro; Gruppo FS Italiane e Fondazione Veronesi; Nickelodeon e Telefono Azzurro Onlus.
Di seguito, alcune informazioni in merito alle campagne vincitrici:
“Mettici il cuore”
La campagna di raccolta fondi istituzionale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, firmata dall’agenzia 1861United, si articola su radio, tv e stampa ed ha lo scopo di sostenere economicamente una nuova terapia intensiva cardiochirurgica. Racconta la storia vera di Marco che, a 16 anni, nel 2010, ha ricevuto al Bambino Gesù il primo cuore artificiale permanente. Per consentire a tanti altri bambini e ragazzi di “rinascere”, il Bambino Gesù chiede di “metterci il cuore” effettuando una donazione. I professionisti del settore impegnati nella creatività hanno prestato la loro opera a titolo completamente gratuito per lo spot realizzato da Filmmaster e Pocko e diretto da Pocko People. L’animazione e le illustrazioni sono state create da Ben Pearce, insieme al producer Robert Simons e agli executive producers Lorenzo Cefis e Nicola Schwartz. Supporto è stato offerto dalla casa di produzione audio Eccetera con cui hanno collaborato gli speaker Massimiliano Rossi, come voce istituzionale, e il piccolo Nicolao Milani. Per 1861united hanno lavorato al progetto Marta Di Girolamo come client director e l’account director Silvia Cazzaniga. Il planner è Carlo Muttoni. Firmano la campagna, sotto la direzione creativa esecutiva di Pino Rozzi e Roberto Battaglia, l’art director Veronica Ciceri e il copywriter Riccardo Di Capua, con la supervisione di Luca Beato.
“Camera Shy”
Camera Shy di Dove è il video virale nel quale viene chiesto alle donne, in modo ironico e divertente, perché si nascondono dalla fotocamera da adulte, ma amano godersela da bambine. Che cosa è accaduto? Si invita, quindi, il pubblico femminile a riflettere sul momento della loro vita nel quale sono diventate le loro prime e peggiori critiche di se stesse, incoraggiandole ad accettare la loro bellezza con naturalezza e sentirsi belle così come sono. Regista dello spot, curato dall’agenzia Ogilvy & Mather Londra, è Gerry Human. Creative director è Christine Jones, copywriter Tom Smith e art director Darren Urquhart.
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