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Premio Nazionale Teatrale Achille Campanile: la seconda edizione vinta da Adriano Bennicelli

Premio Nazionale Teatrale Achille Campanile: la seconda edizione vinta da Adriano Bennicelli
Ottobre 29
14:53 2018

Serata di gala finale per la “Campaniliana”, che termina in grande stile la sua seconda edizione con la premiazione del vincitore del Premio Nazionale Teatrale e tanti ospiti illustri a portare sul palco dell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica il loro personale contributo sullo scrittore e giornalista Achille Campanile. Prima della premiazione in tanti hanno visitato la Mostra “Creazioni della fantasia e invenzioni letterarie”, eccezionalmente aperta per l’ultimo giorno, e che chiude con un ottimo bilancio di circa 400 presenze in appena sette giorni. Bravissima e professionale la presentatrice dell’evento, professoressa Vera Dani, la quale nei saluti di rito ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla buona riuscita della manifestazione, dai soci dell’Associazione Memoria ‘900 al curatore della Mostra Rocco Della Corte, passando per l’Amministrazione Comunale e ricordando il più prestigioso riconoscimento, quello del MIBAC, che ha patrocinato l’iniziativa voluta dalla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura diretta dal Maestro Claudio Micheli. Primo ospite a salire sul palco è stato lo scrittore Diego De Silva, che in un intenso e interessante intervento ha sottolineato, con l’ironia che lo contraddistingue, l’attualità campaniliana nella critica televisiva e si è chiesto, condividendo con i numerosi presenti le varie ipotesi, cosa avrebbe detto Campanile di fronte ai tweet odierni dei politici, alle fake news, alla deriva “internettiana” e al tripudio social. Subito dopo De Silva Francesco Siciliano, attore di teatro e di televisione nonché figlio del grande critico Enzo, estimatore, sostenitore e amico di Achille Campanile, ha dato vita a dei reading che hanno toccato i testi più disparati, comprendendo la parte più lirica (da “Cantilena all’angolo della strada”), quella umoristica (“La quercia del tasso” e “La o larga”) e quella giornalistica, con la lettura di alcuni articoli esposti in mostra. Terza graditissima ospite la giornalista Emilia Costantini, prestigiosa firma del Corriere della Sera proprio per la sezione “spettacolo”: giurata del Premio per l’edizione 2018, ha lodato l’organizzazione e sottolineato come nelle sue assidue frequentazioni dei teatri romani si evinca una forte necessità di ridare spazio al palcoscenico, per l’alchimia che si crea tra pubblico e attori. In merito alla sua prima esperienza in Giuria, la Costantini si è riproposta di incentivare la diffusione di queste esperienze editoriali e teatrali come del resto fa quotidianamente con il suo lavoro. Ha portato invece il saluto istituzionale dell’Amministrazione l’Assessore alla Cultura Romina Trenta, che si è detta orgogliosa di questa iniziativa e ha assicurato il supporto delle istituzioni anche in virtù della candidatura di Velletri a città della cultura 2019, che vedrà impegnati molti membri dell’organizzazione nel Comitato Tecnico-Scientifico. La suspense è salita, con il passare del tempo, in attesa di conoscere il nome del vincitore: Vera Dani ha chiamato sul palco il presidente della Giuria di qualità, Arnaldo Colasanti, per chiedergli di esprimere la motivazione ufficiale che ha portato alla proclamazione. Il presidente si è dunque riallacciato al discorso del “Dizionario letterario” di Campanile, uno dei pezzi letti da Siciliano, per aggiungervi la parola “eden”, che nella sua radice etimologica si lega al sorriso. E così si è svelato il nome del vincitore, il regista e sceneggiatore romano Adriano Bennicelli, visibilmente emozionato e salito sul palco senza nascondere la sua gioia. “Per me è quasi un cerchio che si chiude” – ha raccontato – “perché vincere un Premio Nazionale così partecipato e con un nome così pesante mette i brividi. Ricordo che da ragazzo, quando mi avvicinai al teatro in Parrocchia, uno dei primi testi che mi colpì fu ‘Il povero Piero’. Da lì iniziai ad amare Campanile, e la vittoria di questo premio è davvero un sogno che si realizza”. Bennicelli si è aggiudicato la seconda edizione con il copione Eden. Sala danza (domenica aperto) e ha ricevuto il premio in danaro offerto personalmente dal Presidente della Clinica Madonna delle Grazie (e vice-presidente della FondArC), dottor Guido Ciranna. Quest’ultimo ha fatto i complimenti all’organizzazione per l’impeccabile lavoro e si è detto orgoglioso di poter contribuire ad un’iniziativa dai larghi orizzonti (87 i copioni pervenuti quest’anno, di cui alcuni addirittura dall’estero, contro i 68 della prima edizione). Anche Gaetano Campanile ha donato al vincitore un Trofeo rappresentante la sagoma di Campanile riprodotta in oro con la targa riportante il nome del Premio e la data. Dopo le foto di rito, particolari omaggi agli ospiti consegnati dai ragazzi dell’IPSSAR “Tognazzi” di Velletri e alcuni aneddoti divertenti raccontati dal vincitore e da Gaetano Campanile, la professoressa Dani ha ringraziato i presenti che hanno riempito l’Auditorium (nonostante un tempo non clemente), chiudendo una splendida, elegante e gradevole serata di gala e dando appuntamento alla prossima edizione, nel 2019, della “Campaniliana”.

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