Premiazione Haiku all’Istituto Giapponese di Cultura
Ma per la devastazione che ha colpito il suo Paese Momoko Kuroda ha scelto di rimanere con la sua gente, adoperandosi come tantissimi altri volontari per alleviare la sofferenza delle vittime. Ha inviato però un messaggio agli organizzatori del Premio – l’Associazione Amici dell’Haiku – che è stato letto testualmente. Dopo l’undici marzo è cambiato il Giappone e anche il modo di vivere e di lavorare, questo in sostanza dice la poetessa nella sua lettera. Fondatrice e direttrice della rivista di poesia AOI, Momoko Kuruda ha rilevato che dopo il disastro si opera di più e con più energia, compresa la produzione delle composizioni haiku – una forma di poesia apparentemente semplice ma molto raffinata – che le giungono per la sua rivista e tra cui ne seleziona un certo numero per la pubblicazione. Fra questi uno è stato da lei commentato come requiem nazionale: “Fiori fiori fiori/ Fiori di ciliegio/ Diecimila morti”.
Lo svolgimento del Premio, con le opere dei partecipanti premiati e i commenti tradotti di Momoko Kuroda, è stato raccolto in una pubblicazione speciale della rivista Yasude/ Millepiedi, edizioni Empirìa.
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