Premiato “”L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”
Premiato “”L’incredibile storia dell’Isola delle Rose””, il film sull’isola-stato dove l’esperanto era lingua ufficiale
La Federazione Esperantista Italiana si congratula con il regista, gli attori e le maestranze che hanno realizzato il film “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, vincitore di tre David di Donatello.
La pellicola, infatti, si è aggiudicata il Premio per la migliore attrice non protagonista, per il migliore attore non protagonista e per i migliori effetti visivi, assegnati rispettivamente a Matilda de Angelis, Fabrizio Bentivoglio e a Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca.
“L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” riporta gli spettatori indietro nel tempo fino al 1968, anno in cui l’ingegnere bolognese Giorgio Rosa costruì una piccola piattaforma al largo della costa romagnola, di fronte a Rimini, e ne proclamò l’indipendenza.
La Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj, pur non riconosciuta da nessun altro Stato, nella sua breve vita (fu occupata e demolita dalle autorità italiane nel 1969) emise anche francobolli e aveva come annullo postale Verda Haveno (Porto Verde). Lingua ufficiale era la lingua internazionale esperanto, parlata a tutt’oggi in tutto il mondo, dalla Cina agli USA, www.esperanto.it.
Nonostante sia passato tanto tempo, la vicenda di questa piccola Repubblica non è mai stata completamente dimenticata. Walter Veltroni, per esempio, ne ha tratto ispirazione per un romanzo, pubblicato da Rizzoli nel 2012, dal titolo “L’isola e le rose”. Dal libro è stata anche tratta una versione audio per non vedenti e ipovedenti, inserita nel catalogo dell’associazione Libro Parlato CILP.
La pellicola “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” è stata distribuita da Netflix, prodotto da Groenlandia e diretto da Sydney Sibilia, giovane regista della trilogia culto “Smetto quando voglio”. Oltre ai sopracitati Matilda de Angelis e Fabrizio Bentivoglio, il film ha visto la partecipazione di un cast di prestigio, tra cui Elio Germano e Luca Zingaretti.
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