PREMATURA, DOLOROSA SCOMPARSA DI MASSIMO BONFATTI
Era il 26 aprile 1986 quando esplose il reattore numero 4 nella centrale nucleare di Pribjat, poco distante da Cernobyl e una nube radioattiva si levò verso il cielo, malefico fiore di un ordigno nucleare 500 volte più potente della bomba di Hiroshima. Numerosi i decessi, i malati di tumore, i bambini nati malformati, mentre le autorità russe minimizzavano… fu un disastro ambientale che dalla Bielorussia e dall’Ucraina, travalicò i confini dell’Unione Sovietica arrivando a colpire, contaminare e provocare danni all’ambiente e all’uomo, con decessi e malformazioni, anche in Europa. Tra le tante associazioni e iniziative di volontariato e di solidarietà, quella di Mondo in cammino fondata da Massimo Bonfatti ha dato vita e portato a compimento una lunga serie di progetti, finalizzati all’aiuto e al soccorso delle popolazioni colpite dalla tragedia di Cernobyl: per oltre trentacinque anni la sua organizzazione ha lavorato incessantemente aiutando gli abitanti di queste zone colpite, mediante iniziative di accoglienza, allargando gli interventi in ambito preventivo, scolastico, sanitario, agricolo, attuando strategie di pacificazione tra diverse etnie e diverse religioni. Questo anche coinvolgendo enti, associazioni, personaggi importanti, medici ed esperti in ambito fotografico e letterario, avendo come obiettivo primario la sensibilizzazione all’associazionismo, alla solidarietà e al volontariato. Tra questi volontari anche i ragazzi della band Easy Pop, spesso impegnata in viaggi di solidarietà in questi territori nei quali ha portato, oltre agli aiuti umanitari, amore e speranza anche attraverso la musica.
Stava progettando altre iniziative, Massimo Bonfatti quando il primo settembre, in seguito a un malore ha lasciato un vuoto incolmabile tra i suoi familiari e in tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno intrapreso, portato avanti questo suo generoso percorso umanitario, diramato in diverse associazioni
La sua scomparsa prematura e tanto dolorosa, tuttavia non arresterà il flusso dei suoi piani, anche nuovi, progettati e non ancora realizzati: chi lo ha intrapreso con lui, asciugate le lacrime saprà portare avanti questo percorso, ben sapendo che un’anima così generosa e ricca di iniziative verso il prossimo – come quella di Massimo – sarà sorridente, sempre al fianco di chi continuerà il suo cammino.
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