PRC Roma-Lazio, Continua la petizione contro il carovita e per l’abrogazione della legge Fornero
Continua la raccolta firme di Rifondazione Comunista contro il carovita e per l’abrogazione della legge Fornero sulle pensioni, potrete trovare i banchetti: Mercoledì 15 presso la Metro Lucio Sestio e al Centro Commerciale Happio, Venerdì 17 in Piazza Vittorio e Sabato 18 nei mercati Trionfale, Largo Appio Claudio, Largo Fulvio Nobiliore e in via Torrevecchia 313.
Gli aumenti delle bollette non si fermano, l’intervento ipotizzato dal dal governo nella nuova legge di bilancio a spese della fiscalità generale è insufficiente a dare sollievo a tutt* lavoratric* e cittadin* ed è superato dai nuovi annunci di aumenti del gas e dell’energia che scatteranno con il nuovo anno.
Aumenti che non sono dovuti al costo della materia prima ma all’avidità di profitti delle aziende. Così le privatizzazioni, che dovevano farci tutti ricchi aumentando l’efficienza dei servizi e abbassando i costi attraverso la concorrenza, si sono trasformate in cartelli di potere economico, la cui unica concorrenza è quella di farci pagare tutto e farcelo pagare caro senza nessuno che possa mettere bocca sulle motivazioni che stanno producendo gli aumenti.
E’ necessario che lo Stato riassuma il suo ruolo di equilibratore del sistema tra produttori e utenti, tutelando quest’ultimi che rappresentano la parte debole mettendo un limite ai profitti che le aziende stanno incamerando, e, visto l’incapacità del mercato di regolarsi sui beni energetici, che influiscono su ogni aspetto della vita de* lavorator* e cittadini* dai trasporti a quello alimentare, devono tornare ad essere sottoposti a tariffe amministrate approvate dallo Stato.
Mentre il governo tutela i redditi dei benestanti che ci dicono essere oltre i 75 mila euro annui, prevedendo poco o nulla alle fasce della popolazione con redditi inferiori a* lavorator* non resta che organizzarsi per tutelarsi da se, far riuscire lo sciopero generale del 16 e dare un segnale di contrarietà e di opposizione alle scelte del Governo e del Parlamento.
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