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POVERTA’ ALIMENTARE NEL LAZIO QUASI 500 MILA IN DEPRIVAZIONE ALIMENTARE MATERIALE

Ottobre 14
15:50 2023

POVERTA’ ALIMENTARE NEL LAZIO QUASI 500 MILA IN DEPRIVAZIONE ALIMENTARE MATERIALE. OLTRE 253 MILA PERSONE RICEVONO AIUTI ALIMENTARI. ROMA TERZA CITTA’ D’ITALIA PER BENEFICIARI, FRA CUI OLTRE 39MILA UNDER 16.

ACTIONAID LANCIA REPORT “FRAMMENTI DA RICOMPORRE”

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12 ottobre 2023 – Sei milioni di persone nel nostro Paese, il 12% dei residenti con almeno 16 anni di età (dati 2021), è in una condizione di povertà alimentare. Nel Centro Italia il valore si attesta di poco sotto la media nazionale, al 9,7% (per un totale di poco più di 978 mila persone) mentre guardando al solo indice di deprivazione alimentare materiale, nel Lazio le persone che si trovano in questa condizione sono 476.527 (l’8,4% della popolazione). A rivelarlo il quarto rapporto sulla povertà alimentare di ActionAid, “Frammenti da ricomporre. Numeri, strategie e approcci in cerca di una politica”, quest’anno realizzato in collaborazione con Percorsi di Secondo Welfare che a partire dall’analisi dei dati afferenti a diverse indagini campionarie Istat, tra cui quella sulle condizioni di vita (EU-SILC), restituisce una fotografia dettagliata della povertà alimentare nel nostro Paese a partire dalla sua intensità, diffusione, distribuzione regionale e specificità dell’impatto sui diversi gruppi socio-demografici (minori, donne, stranieri).

La deprivazione alimentare materiale o sociale – misurata come l’impossibilità di fare un pasto completo con carne, pollo, pesce o equivalente vegetariano almeno una volta ogni due giorni e con l’impossibilità di uscire con amici o parenti per mangiare o bere qualcosa almeno una volta al mese – risulta più diffusa fra i disoccupati (28,3%), le persone inabili al lavoro (22,3%), coloro con istruzione uguale o inferiore alla licenza media (17,4%), giovani tra i 19 e i 35 anni (12,3%) e adulti tra i 50 e i 64 anni di età (12,7%), stranieri (23,1%), chi vive in una casa in affitto (22,6%) e le persone che vivono nelle aree metropolitane (13,3%). Guardando alla composizione del nucleo famigliare sono le famiglie monogenitoriali (16,7%) e quelle con 5 o più membri (16,4%) a registrare i tassi più elevati.

Fra il 2019 e il 2021, nonostante la pandemia, l’andamento degli indici di deprivazione alimentare materiale e sociale è stato sostanzialmente stabile e in diminuzione. Anche le regioni del Centro, a partire dal 2017, mostrano un progressivo miglioramento e la percentuale di famiglie in condizione di deprivazione alimentare materiale si è ridotta quasi della metà nel 2021. La ragione è da ricercare nelle misure ordinarie e straordinarie di sostegno al reddito che almeno in parte hanno mitigato l’impatto della crisi e impedito un aumento della povertà alimentare.

 

CRISI ECONOMICA E AIUTO ALIMENTARE. Secondo quanto reso noto dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, il numero di chi riceve aiuti FEAD (Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti) sotto forma di generi di prima necessità è cresciuto notevolmente negli ultimi anni passando dai 2,1 milioni nel 2019 a quasi 3 milioni nel 2021, e registrando un lieve calo nel 2022, per un totale di oltre 2,8 milioni di persone. Nel Lazio erano 194.207 le persone che nel 2019 hanno ricevuto aiuti FEAD, numero che nel 2022 è salito a 253.296, con un aumento registrato di quasi 60.000 persone. Roma nel 2022 è la terza città metropolitana d’Italia per beneficiari (197.995), dopo Napoli e Milano, con un incremento rispetto al 2019 pari a 72.342 persone. Se guardiamo alla composizione della platea di beneficiari, è a Roma che si registra il numero più alto di under 16, che nel 2022 ammontava a oltre 39 mila bambini e adolescenti.

L’incremento del numero di beneficiari del programma FEAD, in linea con il trend di crescita della condizione di povertà assoluta, può essere interpretato come un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita di soggetti già in situazione di forte vulnerabilità. Tuttavia, utilizzare questo numero come indicatore per determinare quanti soffrano la povertà alimentare non è corretto perché esistono ostacoli significativi, come lo stigma associato alla povertà, che impediscono alle famiglie in difficoltà economica di accedere all’assistenza fornita dagli Enti del Terzo Settore. La conferma arriva anche dai dati EU-SICL: nel 2021, le famiglie che dichiarano di aver almeno una volta richiesto l’aiuto di qualcuno ammontano al 6,8% di quelle residenti in Italia, ma solo il 15% di queste si è rivolto alla rete di distribuzione di pacchi alimentari.

 

LE MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ ALIMENTARE. Nonostante il carattere multidimensionale della povertà alimentare, che accanto ad aspetti materiali come la sufficiente quantità e qualità e adeguatezza nutrizionale coinvolge anche quelli immateriali come le relazioni sociali e la cultura, continua a essere diffusa e a prevalere una risposta orientata al bisogno.

Il paradosso più evidente è che 6 persone su 10 in condizione di deprivazione alimentare materiale o sociale non sono considerate a rischio povertà secondo le soglie di reddito prestabilite; utilizzando invece l’indicatore di povertà basato sulla percezione, scopriamo che ben 7 su 10 tra quelli in condizione di deprivazione alimentare si ritrovano anche tra quelli che dichiarano di arrivare a fine mese con difficoltà o grande difficoltà, segno che l’impiego di soglie di reddito standardizzate come criterio di accesso all’aiuto è una scelta inadeguata perché esclude quanti vivono in condizione di deprivazione alimentare ma non sono considerati poveri.

“In periodi di recessione, che causano l’aumento della povertà e riducono fortemente il potere d’acquisto delle famiglie, misure di protezione sociale e in particolare quelle di sostegno al reddito sono fondamentali per evitare che la povertà alimentare cresca” dichiara Roberto Sensi, Responsabile Programma Povertà alimentare ActionAid Italia. “ Dobbiamo cambiare la visione che abbiamo del fenomeno per adottare un vero approccio multidimensionale che ruoti attorno al diritto cibo e non all’aiuto, che coinvolga la comunità e non solo i singoli individui adottando, inoltre, sistemi di rilevazione della povertà alimentare più efficaci e a livello territoriale”.

 

 

Per informazioni:
Ufficio Stampa ActionAid Italia
Alice Grecchi +39 3395030480 – alice.grecchi@actionaid.org
Paola Amicucci +39 3457549218 – paola.amicucci@actionaid.org
Daniela Biffi +39 3472613441 – daniela.biffi@actionaid.org

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