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Pomeriggio a Villa Falconieri: un parco letterario, Corrado Alvaro, musica del Tyrtarion…

Pomeriggio a Villa Falconieri: un parco letterario, Corrado Alvaro, musica del Tyrtarion…
Giugno 21
16:46 2017

Durante il convegno La dimensione letteraria dei Castelli Romani, presentato il settimo Quaderno di Castelli di Scrittori, dal titolo omonimo, pubblicato dalla BASC di Frascati con una bibliografia ragionata di autori classici e contemporanei per una ipotesi di Parco Letterario.

Frascati – Pomeriggio di sabato 17 a Villa Falconieri: festa dello spirito e degli autori vecchi e nuovi che hanno soggiornato ai Castelli Romani o che ci vivono e scrivono tuttora, ostaggio, si fa per dire, o ispirati da molti genii locorum, per riprendere le parole del prof. Luigi Miraglia (leggi scheda) fondatore e Direttore dell’Accademia Vivarium Novum, eccellente ospite della manifestazione per spirito, entusiasmo e commozione (si festeggiava anche la chiusura dell’anno accademico dei suoi studenti). Sul tavolo dei lavori del convegno relazioni interessanti fra cui quella della prof.ssa Paola Benigni (Univ. Tor Vergata): La letteratura come risorsa per il territorio, che ha suggerito modi nuovi per avvicinarsi agli scrittori e alle opere create nei loro soggiorni legandole alla geografia dei luoghi prima che alla storia, leggendo infine, opere e autori, sotto una lente ludico culturale e, nello specifico, turistica, attrattiva per le curiosità che può suscitare. Ai Castelli Romani non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta per lavorare in questo senso: intanto, vedere per credere, il sito appasseggio.it/ che è anche una app per smartphone. Il prof. Carmine Chiodo (Univ. Tor Vergata) ha tratteggiato un interessante ritratto di Corrado Alvaro alunno del collegio di Mondragone: lo scrittore, che nelle sue opere L’età breve e Quasi una vita fece esplicito riferimento ai suoi anni ginnasiali, manifestò giovanissimo i segni di una fervida intelligenza passando al setaccio della sua critica niente di meno che l’educazione gesuita.

Nel saluti, Il professor Miraglia ha tracciato i contorni di un mondo ideale del quale pare si senta un gran bisogno: primi posti alla cultura, alla bellezza, alla convivenza pacifica delle genti (parole balsamiche in tempi come questi) circondati, ai Castelli Romani, dalle bellezze naturali e storiche che già ispirarono Cicerone e altri grandi scrittori e filosofi dell’antichità. Tanta erudizione e l’empatia per l’essere umano, con tutte le sue virtù e miserie, aiuterebbero anche a distrarsi dall’eccessiva cura per il dolore fisico e dalla paura della morte, oggi argomento tabù, che aspetta in fondo ad ogni vita. Saggezza, questo occorre. Pensarlo questo mondo ideale, verrebbe da dire, sembra aiutare già nella sua realizzazione, soprattutto quando le orecchie sono stanche di frasi qualunquiste come ‘sono tutti uguali’, ‘è tutta una schifezza’. Con entusiasmo Il prof Miraglia ha salutato i numerosissimi convenuti al pomeriggio, e lo stesso ha fatto il direttore del Sistema Bilbliotecario Castelli Romani Giacomo Tortorici, pur non nascondendo all’attento auditorio la fatica del quotidiano ricercare fondi.

Nonostante le defezioni dovute a cause di forza maggiore, fra cui quella dello scrittore e saggista Aldo Onorati, che ha voluto comunque inviare il proprio contributo: la dimensione letteraria dei Castelli Romani – Il passato ed il presente letto dalla direttrice della biblioteca di Frascati Rosanna Massi, moderatrice della manifestazione; l’assenza del presidente del Consorzio SBCR Massimo Prinzi, e della giornalista e direttore responsabile della rivista ‘Castelli Romani’, premiata alla carriera nella edizione 2016 di Castelli di Scrittori (leggi qui), la serata è proseguita all’insegna di interventi di qualità.

È stato presentato il settimo Quaderno della Biblioteca di Frascati – La dimensione letteraria dei Castelli Romani, realizzato grazie al lavoro delle attente e appassionate bibliotecarie Annarita Garbini, Silvia Iacoangeli, Maria Mazzilli e Cinzia Silvagni, coordinate dall’infaticabile Rosanna Massi che ha voluto illustrare la difficoltà d’un progetto all’apparenza sobrio e facilmente consultabile come il Quaderno. La pubblicazione ha invece richiesto: attenzione nel limitare le bibliografie degli scrittori di gran fama al solo periodo del soggiorno ai Castelli Romani e opere ispirate dallo stesso; redazione di schede sintetiche su una parte consistente, ma piccola rispetto alla realtà da rappresentare, degli autori contemporanei che tessono la rete della letteratura e saggistica odierne, operando sul territorio ma prendendo a riferimento la realtà nazionale ed europea (nell’indice trovano posto autori da Pirandello al già citato Alvaro, da Cicerone ad Annibal Caro, dalla Sand a Ende a d’Azeglio e, fra i contemporanei viventi, da Paolo di Paolo a Licia Troisi da Maria Lanciotti a Maria Pia Santangeli, da Franco Campegiani a Massimo Cardaci e molti altri…). Il Quaderno vuole essere, perciò, un primo tassello verso la costruzione d’un Parco Letterario che possa ‘geolocalizzare’ zona di provenienza o d’attività degli autori (quasi un doc si direbbe!) e allo stesso tempo rafforzarne l’appartenenza al mondo della letteratura, dei saperi, della narrazione, a cui i lettori ed il giudizio del tempo, ma anche prima o poi si spera di qualche critico, li hanno già affidati o li vorranno affidare.

Ultimo, ma non meno emozionante, il concerto offerto dagli alunni della Accademia Vivarium Novum con il loro gruppo Tyrtarion, insieme polistrumentale e vocale, composto da decine di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo e mirabilmente diretto dal giovane maestro ungherese Özseb Áron Tóth: insieme in grado di fondere le molteplici culture da cui provengono i suoi elementi nel suono della musica rinascimentale la quale accompagna brani poetici in greco antico e latino da Alceo a Saffo, da Ovidio a Catullo e molti altri.

Poi la platea si è svegliata perché si trattava di un sogno? mura antiche e ancora mirabilmente affrescate in quel di Villa Falconieri, ragionamenti sulla letteratura e gli scrittori; il vento fresco proveniente dal giardino che scuoteva le fronde delle belle querce, musica, poesia e giovani da tutto il mondo che probabilmente porteranno nella loro realtà un soffio del vissuto di quella serata. No, non era un sogno: la bellezza e la grazia erano proprio lì. (immagine web) (Serena Grizi)

Leggi anche:

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