POMERIGGI DiVERSI A VILLA CONTARINI, TERZO INCONTRO A PAVONA
S’è svolto lo scorso sabato 21 maggio a Villa Contarini, sede della Biblioteca e Ludoteca comunale di Pavona, il terzo incontro di Pomeriggi diVersi, ideato e programmato – sulla base di importanti ricorrenze istituite dall’UNESCO -, dalla poetessa Sabrina Vanini con il Patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica istruzione e alle Biblioteche del Comune di Albano Laziale che fa capo alla dott.ssa Alessandra Zeppieri. Il tema dell’incontro è stato dedicato alla Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo.
La serata, come le precedenti, ha visto viaggiare i presenti sulle ali della poesia, accompagnati dalla voce di Sabrina che con vera maestria ha declamato i versi facendo del momento magia e musicalità… Attraverso le immagini. le metafore e una sensibilità poetica soffice e attenuata dal timbro delicato ed efficace, la conduttrice ha accompagnato il pubblico presente in America con Joy Harjo (nativa d’America della tribù degli indiani Creek); in Africa con Léopold Sédar Senghor (primo Presidente del Senegal); in Asia con Thích Nhất Hạnh (monaco buddista vietnamita), Rabindranath Tagore, Mahatma Gandhi; in Oceania con Oodgeroo Noonuccal (poetessa aborigena australiana); i versi letti hanno messo in evidenza l’importanza di conoscere e avvicinarsi agli aspetti culturali di popoli o etnie che, in particolar modo, hanno subito soprusi e dovuto lottare per l’affermazione della propria identità culturale, delle proprie tradizioni e della propria memoria storica.
In Europa sì è viaggiato attraverso la lettura di poesie dialettali: la seconda parte dell’evento, infatti, ha visto la partecipazione di alcune poetesse del territorio, invitate dalla Vanini a declamare in dialetto locale: il romano di Nicoletta Berliri, l’albanense di Angela Minnucci, il croato di Bosiljka Crnkovic’ e il rocchegiano di Rita Gatta. Un momento di condivisa complicità, tra umorismo e nostalgia: fa parte del patrimonio culturale il vernacolo, lingua del cuore che fa emergere dall’anima, generazioni e affetti di coloro che ci hanno preceduti: crea simbiosi e esalta nelle tradizioni la cultura, gli usi, i modi semplici ma arguti del passato.
L’incontro è volato e Sabrina Vanini ha voluto concludere con una citazione del poeta islandese Jon Kalman Stefánsson tratta dall’introduzione del libro di poesie ”La prima volta che il dolore mi salvò la vita” in cui evidenzia l’importanza della traduzione dei testi letterari: “Una nazione che traduce poco produce una letteratura modesta. Le traduzioni danno ossigeno alla tradizione culturale, fanno nascere nuove idee, aprono nuove finestre, abbattono perfino i muri”.
Concludendo l’incontro con questo spunto di riflessione, Sabrina Vanini ha dato appuntamento ad Albano, nel Parco Comunale di Villa Doria- Panphili il 5 giugno, alle ore 16.00, con letture dedicate alla Giornata Mondiale dell’Ambiente: non mancheremo.
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