Politica in pillole – ottobre 2012
Onda. Il premier Monti, da capitano di lungo corso, è tornato facilmente sulla cresta dell’onda. I sondaggi lo danno stravincente su tutti i possibili aspiranti al ruolo di capo di un nuovo governo. Perciò i piccoli ‘cabotanti’ non parlano più di elezioni anticipate, e da semplici marinai si dedicano a giocarsi a dadi le primarie.
Esercizio. Intanto le primarie stanno diventando un esercizio donchisciottesco, tante chiacchiere e nessuna certezza. Di partito (come sarebbe più ovvio) o di coalizione? Ma la coalizione è da Formula Uno, ad assetto variabile. A giorni alterni comprende Casini o Vendola. Di Pietro bussa ma nessuno risponde. Però i concorrenti sono tanti e qualcuno è già partito col camper. Non si conosce il percorso, ma questo è un piccolo dettaglio, l’importante è co(nco)rrere. Benedette primarie, tutta salute in più.
Tenerezza. Un pochino la fa quel forzuto di Di Pietro. Cerca di agganciare Grillo, ma la linea è occupata (il suo sito web sta salvando l’Italia). Chiede a Bersani di ritornare come il figliol prodigo, ma quello gli dice che i vitelli sono finiti. Vendola lo tiene a bagnomaria (deve sentire papà Bersani). In un momento di disperazione potrebbe tentare un flirt con Ghedini.
Demoélite. I più accorti hanno capito che Grillo non va demonizzato, snobbato o irriso: per non dargli vantaggi e combatterlo sul merito. A proposito, non vi pare una pretesa strampalata quella di esercitare la democrazia sulla rete? Primo: la rete la pratica al massimo, anche con aiutini di familiari e amici, meno del 50% della popolazione; bella novità la democrazia d’élite! Secondo: per ora il televoto lasciamolo a Sanremo. Terzo: pare sia facile truccare i voti per le canzoni; figuriamoci per il potere.
Vocali. TG3 21 settembre ore 14,50: servizio per la grande mostra di 250 opere di Picasso a Milano; a seguire collegamento con la Pisana sul Consiglio Regionale del Lazio. Dalle stelle …
Leggi. Rivoluzionario incrocio tra le leggi di Mendel e la teoria di Lombroso: si è scoperto che ci sono solo alcune mele sane.
Diritti. Romney, il candidato repubblicano alla presidenza americana, ha dichiarato che non si preoccuperà del 47% dei cittadini che “dipende dal governo per sopravvivere”. In Cina invece sono all’avanguardia in materia. Moltissimi operai, anche di multinazionali, lavorano 14 ore al giorno, vivono in fabbrica ed hanno una bella settimana di ferie ogni anno. Eppure sono così incontentabili che spesso si suicidano.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento