Più vivo che mai – Aprile 2015
Pergamena: pergamene, da Pergamon città della Misia, odierna Turchia nord-occidentale. Intorno al III-II secolo a.C., a causa del conflitto tra Egitto e Regno di Pergamo, il papiro divenne raro e difficile da trovare, per cui gli abitanti di Pergamo utilizzarono la pelle di pecora (cartapecora) o di capra, e si perfezionarono nel trattarla fino a renderla morbida e scrivibile.
Nella città, Eumene II fondò una biblioteca che nel suo massimo splendore ospitava circa 200mila testi. Leggenda o verità, i libri furono regalati da Antonio a Cleopatra per incrementare la biblioteca di Alessandria (fondata dai Tolomei), che nel momento di massima espansione pare avesse circa 700mila libri.
È da notare che la maggior parte dei manoscritti sopravvissuti e giunti a noi sono redatti su pergamena; pochi su papiro.
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