Più vivo che mai – 51
Vendemmia: lavoro e tempo di tagliare l’uva e fare vino; da vinum uva, vite, vino demeare togliere via; con questo termine i latini intendevano sia il tempo dell’anno che tutte le operazioni per la raccolta e la trasformazione dell’uva in vino.
Burla: scherzo, beffa; da burrula diminutivo di burrae termine con cui i latini indicavano gli scherzi o le cose da nulla o, secondo altri, da buburrus stolto per intendere azioni di persone con poco sale nella zucca…
Fuscello: pezzetto di sottile ramoscello secco; da fusticulus diminutivo di fustis bastone poi divenuto fusticello e, quindi, per praticità linguistica, fuscello.
Polso: luogo dove la mano si congiunge all’avambraccio e medici tastano per avvertire il battito dell’arteria; da pulsus participio passato di pellere battere, spingere è il punto dove più facilmente si può percepire il “pulsare” del battito cardiaco.
Negozio: lavoro, occupazione; il negotium per i latini era il tempo che si trascorreva in nec non otium ozio e, quindi, in occupazione, faccende, affari e, poi, nel tempo ha significato anche il luogo dove non si riposa!?!?
Attrezzo: strumento, arnese; il verbo latino attrectare si traduce toccare con frequenza, perciò l’attrezzo è qualcosa che utilizza spesso servendosi delle mani…
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