Più vivo che mai – 13
Sursum corda (in alto i cuori): espressione originaria del linguaggio ecclesiastico che invita i fedeli a rivolgere i cuori al Signore; oggi, frequentemente usata per incoraggiare persone in difficoltà o che si accingono ad imprese ardue.
Alea iacta est (il dado è tratto): questa frase, attribuita a Cesare quando attraversò il Rubicone per combattere Pompeo, vuol significare che, come avviene quando si lancia il dado, l’esito positivo o negativo dell’impresa dipenderà solo ed unicamente dal ruzzolare di un pezzo d’osso, e, cioè, dal caso.
Urbi et orbi (alla città – Roma – ed al mondo): è l’appellativo che si da alla benedizione solenne del Papa che viene rivolta alla città di Roma ma che si intende estesa a tutto il mondo. In altro contesto si può intendere qualcosa che interessi tutti… Prima digestio fit in ore (la prima digestione avviene in bocca). Questo insegnamento proveniente dalla medicina medioevale, ma di origini ben più antiche, ci esorta a masticare bene il cibo per non affaticare il nostro apparato digerente costretto a trattare con frammenti troppo grandi per essere ben assimilati.
Rara avis (uccello raro): espressione usata per indicare qualcosa o qualcuno molto raro; ma non solo, vuol significare unico, prezioso e notevole.
Semel in anno licet insanire (una volta l’anno è lecito impazzire): questa espressione che i Latini ci hanno tramandato ci ricorda che dalla notte dei tempi almeno una volta l’anno è concesso, anche alle persone più irreprensibili, trasgredire e darsi alla pazza gioia…
Ad bestias (alle bestie): era la condanna che i romani infliggevano ai nemici; combattere contro le belve feroci nel circo con la speranza, inutile, di abbatterle tutte ed aver salva la vita…
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